Giulia e lo sconosciuto del bus - 6
di
Lokrost
genere
dominazione
con questo capitolo si chiude il racconto.
ma se siete interessati e volete una seconda avventura di Giulia, ricollegata a queste vicende. scrivetemi come al solito lokrost@mail.com
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Quando guarda l'orologio, quasi non si stupisce sia pomeriggio, però le spiace non poter andare in spiaggia.
Una certa fame l'assilla e raggiunta la cucina, si rende conto di dover necessariamente fare la spesa.
Ancor prima di pensare a cosa comprare, la voce di Luca le torna viva in mente, quasi come fosse affianco a lei che parla.
- Da questo momento niente intimo fino a nuovi ordini -
Indossato un lungo e leggero abito molto colorato, si infila nelle infradito e senza nemmeno pensare a cosa comprare, prende con se la borsetta ed esce di casa.
Il dubbio di trovare per strada o in qualche negozio, anche solo uno degli uomini che in questi ultimi tempi hanno potuto anche solo vederla nuda, le crea una sorta di ansia crescente.
Al supermercato riempie il carrello quasi senza pensarci e giunta alla cassa, quando paga non controlla nemmeno il resto. Per assurdo, entrare in quel luogo senza alcun indumento sotto il vestito l'ha fatta sentire nuda come non mai, forse perché mai ha vissuto quel luogo, in quel determinato contesto.
Tornata a casa, un senso di sollievo la invade, finalmente appoggia la spesa sul tavolo della cucina e con un mezzo sorriso, si sfila il vestito.
Il giorno seguente come al solito torna alla spiaggia e quando trova la solita coppia con cui ha fatto amicizia, sorride e giunta di fronte a loro, li saluta prima di spogliarsi nuda a prendere il sole.
L’uomo come al solito non riesce a trattenere le sue emozioni e mentre si sta stendendo sull’asciugamano, l’erezione è già prepotentemente visibile.
- Scusalo. Ma effettivamente è difficile rimanere indifferente anche per me che sono donna. – afferma la donna sorridendo nella sua direzione.
La giornata scorre tranquilla condita da battute sempre più piccanti, ma senza esagerazioni e quando inizia ad imbrunire, Giulia saluta e dopo essersi rivestita, si incammina alla fermata del bus.
Triste per trovarsi sola negli ultimi sedili, si perde tra mille pensieri e ricordi dell’ultimo periodo passato da quando ha conosciuto quell’uomo e quando si sente finalmente rilassata, guarda il paesaggio dal finestrino.
Arrivata a casa, dedica un po’ di tempo per chiamare al telefono le sue amiche e qualche parente. Per il resto, la routine è la solita di sempre e dopo una cena tranquilla, decide di andare subito a letto in modo che la mattina seguente possa arrivare in un lampo.
Quando il campanello di casa suona, sono le 15.35.
Il cuore di Giulia torna a battere all'impazzata e socchiudendo la porta di casa per guardare chi è, al cancelletto vede Luca.
Premendo un tasto, il cancelletto si apre e l'uomo la raggiunge rapidamente.
- Ciao bella puttanella. - esclama l'uomo sorridente entrando con prepotenza in casa.
I due sono a pochi passi l'uno dall'altra.
Lui vestito di tutto punto la guarda dall'alto in basso godendosi quanto sia provocante anche nuda.
- Andiamo in camera che ti vesto e partiamo. - afferma frettoloso mentre si dirige verso la camera da letto di Giulia.
L'uomo cerca a lungo prima di esser soddisfatto e lancia sul letto una minigonna di jeans e un leggerissimo top bianco.
- Ai piedi ti metti queste. - ordina indicando un paio di zeppe discretamente alte anch'esse di colore bianco.
Una volta vestita, guardandosi allo specchio, Giulia nota come sia "giusta" la lunghezza della gonna e di come il leggero top tenuto su da due sottili bretelline, mostri perfettamente le forme delle sue tette lasciandola poi nuda dall'ombelico in giu.
Messe le zeppe, Luca annuncia che possono partire.
Non le consente di prendere altro e usciti di casa, nasconde le chiavi vicino il portoncino.
- Entra in macchina puttanella. - ordina ancora a Giulia mentre disattiva l'allarme dell'auto.
Stranamente l'uomo non la importuna, non la tocca e non la provoca in alcun modo.
Giulia ci rimane quasi male per questo cambiamento e lo guarda ripetutamente durante il viaggio per cercare di capire di che umore possa essere.
Ad un certo punto però, l'uomo sorride, rallenta e si ferma in una piazzola di sosta.
Prende il telefono dalla tasca, lo sblocca e composto un numero, preme il tasto verde.
- Prendi, parla tu – ordina a Giulia porgendole il telefono.
Stupita, prende il telefono tra le mani e lo porta all'orecchio.
- Digli che sei la mia schiavetta e che vuoi sapere se adesso è libero per poterti scopare il culo – dice quasi di un fiato, poco prima che dall'altra parte della cornetta una voce giovane risponda.
Rossa, carica di imbarazzo e quasi terrorizzata, si sente sovraeccitata mentre in testa si domanda che fine farà con quest'uomo seduto affianco a lei.
- Ciao. Sono la schiava di Luca...... - fa una pausa in cui prende un grosso respiro
- Ciao – sente rispondere dall’altra parte.
– Senti, ti chiamo per sapere se adesso sei libero e se ti va di scoparmi il culo – lo dice tutto di un fiato e con il viso paonazzo
- Stai già arrivando ? - risponde il ragazzo dall'altro capo del telefono.
- Si, sono per strada – riesce a rispondere con la voce che diventa rauca.
- Vieni. Ti aspetto – conclude chiudendo la chiamata
- Allora ? - domanda Luca riprendendo possesso del telefono.
- Ha detto che va bene – risponde Giulia ad occhi bassi e rossa come un peperone.
Luca sorride, ingrana la marcia e riparte.
- Sei deciso a farmi fare la puttana con tutti ? - domanda con un misto tra terrore e imbarazzo.
- Mai e poi mai. - risponde l'uomo sorridendo rivolto verso di lei – Ma il tuo culetto è ancora da allenare – conclude ridacchiando.
Arrivati a destinazione, entrambi escono dall'auto e raggiunta una piccola villetta, alla porta trovano un ragazzo sui ventitré-ventiquattro anni che li attende.
- Ciao Luca – esclama il ragazzo prima di raggiungere Giulia
Non la saluta nemmeno e mentre una mano le si infila sotto la gonna, con l'altra le abbassa volgarmente il top scoprendo le tette mentre sono ancora a lato strada.
- Allora non stavi scherzando l'altro giorno. - esclama il ragazzo che infoiato le palpa culo e tette con foga.
- Ti sembro uno che scherza? Perchè ti avrei portato nel retro con Giuliano e Massimo a parlare? - domanda Luca divertito dall'esclamazione e da come si sta comportando il ragazzo con Giulia.
- Quindi non ne dobbiamo far parola con nessuno. - risponde guardando Giulia negli occhi mentre infila un dito tra le chiappe per raggiungere il buchino posteriore.
- Vedo che ci siamo capiti e soprattutto dovete stare ai patti, altrimenti andiamo via subito. - afferma staccando la ragazza dalle grinfie, come a dimostrare che è sua proprietà.
- No no, tranquillo, venite, entriamo. - risponde prontamente avanzando verso la villetta.
- Ma non doveva esserci solo lui? - domanda Giulia rivolgendosi a Luca che la sta spingendo in direzione del ragazzo.
- Non ti ho mai detto questo e poi, mi piace quando sei piena di cazzi, cambi espressione e mi ecciti da morire. - afferma mentre varcano la soglia di casa.
Con i vestiti ormai quasi del tutto arrotolati che lasciano in piena mostra ogni intimità, Giulia si trova presto di fronte 3 ragazzi più o meno della sua età che la fissano senza ritegno.
Si imbarazza, le guance si arrossano, gli occhi iniziano a lacrimare dall'emozione e le orecchie fischiano per la pressione sanguigna che sale improvvisamente.
Luca posto alle sue spalle, non attende oltre e chiusa la porta d'ingresso le sfila dalla testa il corto top stropicciato e dopo aver aperto la gonna, la fa cadere in terra per poi requisire anche quest'ultima assieme alle zeppe bianche.
Nessuno parla, nessuno si muove.
I tre ragazzi sono palesemente eccitati e imbarazzati al contempo per questa situazione sicuramente surreale che gli sta capitando.
A rompere le acque a questo punto, ci pensa Luca che con un forte sculaccione seguito da un energico spintone, lancia praticamente Giulia tra le braccia dei tre.
- Vai a farti rompere quel culo da puttana. Muoviti – esclama con voce accesa.
Questo segna il via ed i tre ragazzi ben presto diventano invadenti con le mani toccandola ovunque.
In pochi attimi si ritrova presa di peso e portata in camera da letto.
Ha davvero poco tempo per ragionare, perchè il primo dei tre, abbassandosi rapidamente i calzoni, dopo averla messa a novanta sul letto ma con le gambe che poggiano ancora in terra, sputa ripetutamente tra le sue chiappe e poi, il cazzo duro si fa strada tra esse.
Questione di pochi secondi, ancora qualche sputo ed il cazzo e l'ano di Giulia sono lubrificati ed a contatto.
Una spinta.
Giulia digrigna i denti.
Seconda spinta.
Giulia prende un grosso respiro.
Terza spinta e la cappella entra in lei.
Trattiene il fiato mentre sente altri sputi tra le sue chiappe.
Quarta spinta e il cazzo si conficca fino alle palle dentro di lei.
Ora Giulia non conta più le spinte.
Sente solo più questo cazzo che la sbatte con foga, la fa ansimare, godere e dolore allo stesso tempo.
Mentre il letto cigola con ritmo costante, il rumore dei due corpi che si colpiscono dopo che il cazzo affonda nel culo rimbomba nella stanza.
Gli altri due ragazzi sono presto nudi con le erezioni ben visibili a pochi metri da lei.
Luca invece rimane in disparte, con le braccia conserte a guardar con interesse la scena.
Dopo una sempre più frenetica cavalcata, il ragazzo si toglie da lei senza venire ed ancora eccitato.
Giulia sente un vuoto, quasi come un grosso cratere al posto del culo. Ma ha poco da pensare e un altro dei ragazzi affonda senza esitazione in lei.
La scena si ripete anche con il terzo.
Tutti e tre eccitati, si danno periodicamente il cambio cavalcandola come degli indemoniati.
Trattenuta per i fianchi e bloccata contro il bordo del letto, è costretta a ricevere per intero quei cazzi che uno dopo l'altro la stanno allargando all'inverosimile.
Urla, geme, miagola, si aggrappa con le mani alle lenzuola tirandole a sé.
Suda, respira con affanno e tiene gli occhi chiusi mentre la bocca rimane spalancata in cerca di aria.
Tra le gambe si accorge di sentire un piacere crescente dovuto a quel culo che le sta dando sensazioni mai provate in vita sua.
Quanto vorrebbe che uno di quei ragazzi affondasse nella sua figa madida di umori.
Le basterebbe anche solo qualche colpo ben dato o una mano che affondi in lei, ma non osa chiederlo. Non sa cosa potrebbe succederle ancora o come potrebbe reagire Luca e per questo non osa nemmeno toccarsi da sola.
Immersa in tutte queste emozioni e pensieri, non si rende conto del tempo che scorre.
Non sa per quante volte si sono dati il cambio nel suo culo che brucia come un fuoco acceso.
Sente i suoi umori colare lungo le cosce.
Sente una voglia quasi incontenibile di godere.
Ma poi, tutto questo finisce quando uscendo da lei, il ragazzo la trascina in ginocchio giù dal letto.
Tutti e tre sono di fronte il suo volto.
Tutti e tre si menano ferocemente il cazzo duro.
Giulia apre la bocca e quando tira fuori la lingua, quasi in simultanea, i tre le imbrattano il volto, i capelli e le tette di sperma.
Uno dopo l'altro, Giulia li prende tra le labbra e ne ripulisce minuziosamente ogni cappella dai residui di sperma.
Non si pulisce.
Sorride rimanendo in ginocchio con il culo che le brucia.
Anche i tre ragazzi sorridono.
Luca si avvicina e le porge un fazzoletto.
- Pulisciti che andiamo – ordina buttando in terra di fronte a lei i vestiti e le zeppe.
Pulita alla meglio e rivestita di fronte ai tre ragazzi ancora nudi che la fissano, vorrebbe fermarsi, vorrebbe sedersi sul letto, allargare le cosce e chiedere di essere scopata come prima, ma ora nella figa.
La voce di Luca però, la riporta alla realtà e quasi di scatto, segue quell'uomo che la richiama a sé.
Non si salutano.
Nessuno saluta nessuno e Luca con Giulia, dopo esser risaliti in auto, partono sgommando.
- Scommetto che ti è piaciuto – commenta Luca posando qualche istante una mano sulla sua coscia.
- Si – risponde la ragazza sottovoce.
- Scommetto anche che vorresti un premio per tutto questo – continua l'uomo con tono divertito.
- Si – risponde ora con le guance arrossate.
- E che premio vorresti ? - domanda rallentando l'andatura dell'auto.
Giulia sa cosa vuole.
Vorrebbe rispondere ma fatica.
Poi si convince.
- Ti andrebbe di scoparmi ? - domanda la ragazza sottovoce, quasi come se lei stessa si reputasse un semplice oggetto.
Luca sorride.
Non risponde ma innesta la freccia della vettura e svolta in un piccolo parcheggio.
Ci sono svariate macchine posteggiate e dopo qualche manovra, porta l'auto nel primo parcheggio libero più vicino possibile alla strada.
Spento il motore, Luca si volta verso di lei ed infilata una mano tra le cosce, le carezza la figa che ormai cola umori.
- Vorresti che ti fotto questa? - domanda sorridente.
Questa volta Giulia non parla ma fa solo un assenso con il capo.
- Allora scendi dall'auto. - ordina l'uomo con tono duro mentre ritrae la mano.
I due scendono con calma e dopo che Luca l'ha raggiunta, si spostano sotto la luce gialla di un lampione.
L'uomo la squadra da testa a piedi, la fa voltare e presa la gonna dai fianchi, forza verso il basso fino a quando lo spacco delle natiche non esce di qualche centimetro allo scoperto.
Stando sempre dietro di lei, si avvicina all'orecchio.
- Ora vai sul marciapiede a fare autostop e ti fai portare di fronte il supermercato dopo casa tua. –
Fa una pausa in cui guarda la ragazza agitarsi e respirare sempre più rapidamente
- Sali in macchina solo se è un uomo. - ordina mentre le carezza il capo.
- Digli che si è rotta la centralina elettronica dell'auto e il meccanico non arriva prima di domani. -
Questa volta le carezza un fianco, godendo della pelle d'oca che sente sotto il palmo della sua mano.
- Quando ti sarai seduta in auto, spalanca le gambe. – fa una pausa carezzandole la guancia sinistra prima di proseguire.
- Qualunque cosa succeda, non dovrai mai chiuderle.- Conclude allontanandola con uno spintone prima di dirigersi nuovamente in auto.
- Ti seguirò da lontano - Tranquillizza la ragazza mentre apre la portiera.
Giulia si incammina verso la strada come un automa e quando sente chiudersi la portiera di Luca, si domanda ancora cosa stia facendo qui con questo sconosciuto. Eppure, ripercorrendo le ultime settimane e tutte le cose che ha affrontato, la intriga questo compito tanto imbarazzante e pericoloso.
Giunta sul marciapiede ha il cuore che batte a mille e sa che se non tirerà fuori il pollice, qualcuno potrebbe scambiarla per quello che non vorrebbe essere.
Le macchine sfrecciano veloci, ma dopo pochi minuti, qualcuno la nota e nell'auto che si ferma di fronte a lei vede un uomo.
Piegandosi in direzione del finestrino, Giulia sa perfettamente che mostrerà un'ampia panoramica delle sue tette. Ma per poterci parlare, non ha altre scelte, ammenoché flette le ginocchia mostrando così il suo frutto proibito e carico di voglia.
- Ciao signorina. Hai bisogno ? - domanda l'uomo dalla voce matura.
Guardando nell'abitacolo, si rende conto che l'uomo un po’ stempiato e vestito in modo trasandato sarà probabilmente sulla 50ina .
- Si! Avrei bisogno di un passaggio! - afferma sforzandosi di sorridere nonostante il crescente imbarazzo
- Si è rotta la centralina elettronica della mia auto ed il meccanico non riuscirà a venire prima di domani. - conclude cercando di immedesimarsi nella parte.
- Grossi guai – afferma l'uomo senza riuscire a distogliere lo sguardo dalla scollatura
- Allora sali che ti accompagno dove vuoi – conclude allungandosi per aprirle la portiera.
- Grazie mille – esclama Giulia in un misto di terrore ed eccitazione mentre si accinge ad entrare.
La luce dell'abitacolo accesa lascia una nitida visuale di Giulia.
Come ogni volta che indossa la gonna, prima si siede nell'abitacolo e poi, porta le gambe al suo interno, così da mostrare il meno possibile.
Il problema, è che così facendo, per via della gonna già abbassata oltre il livello vita, nel momento in cui si siede, una molto più ampia percentuale dello spacco tra le sue chiappe si mostra all'uomo alla guida.
Così, quando la ragazza si sistema tenendo le cosce larghe come ordinato da Luca, chiude la portiera e si volta verso l'uomo per ringraziarlo, i due si trovano quasi pietrificati a guardarsi a vicenda per le emozioni che provano.
L'uomo ovviamente si rende conto della intraprendenza di questa ragazza che oltre girare poco vestita di notte, probabilmente non porta nemmeno le mutandine. Giulia dal canto suo, si rende perfettamente conto della visione che ha appena regalato di sé stessa e trema per cosa potrebbe succedere ora. Quando l'auto parte, in cuor suo, spera che Luca sia dietro di loro, pronto ad intervenire nel caso la situazione degeneri.
- Devo ammettere che sei.... come dire.... notevole – afferma l'uomo alla guida, notevolmente agitato mentre la fissa in continuazione.
- In che senso ? - risponde Giulia pur essendo sicura a cosa allude l'uomo.
- Nel senso.... - prende tempo per respirare e pensare – Nel senso che una ragazza come te che fa autostop a quest'ora, non è da tutti i giorni trovarla. - conclude fissandole qualche istante le cosce aperte come ordinato da Luca.
Pur terrorizzata, Giulia è eccitata a tal punto da desiderare ardentemente sapere come andrà a finire questa situazione.
- Stavo tornando da una festa, ecco perché sono vestita così – mente, con il fiato corto per la tensione.
- Purtroppo sono talmente lontana da casa che non conosco praticamente nessuno. Qui ci vengo solo in vacanza – afferma sospirando ancora, mentre inconsciamente inarca il petto per stiracchiarsi sul sedile.
L'uomo ovviamente non perde nemmeno un istante della scena, anche quando Giulia spiega dove deve portarla, ne approfitta per poterla guardare meglio con la scusa di ascoltare le indicazioni. Ma quando ripercorre la frase detta dalla ragazza, ha quasi un colpo al cuore capendo che qui è da sola e chissà da quale lontano posto arriva.
Occasioni simili, non capitano tutti i giorni. Si ripete l'uomo nella testa, sforzandosi di cogliere quest'occasione.
Il cazzo che si fa strada tra le sue gambe, quasi senza accorgersene, detta le parole che come una registrazione che lui stesso ascolta, escono dalla sua bocca.
- Quindi, visto che sei lontana da casa e non conosci nessuno, allora tieni le cosce spalancate con tutti quelli che ti danno un passaggio? – domanda l’uomo visibilmente eccitato.
- Se continui a stare in quella posizione, potrei pensare male di te – afferma ancora rallentando l’andamento dell’auto.
Giulia non risponde.
Non ci riesce, si sente di pietra ed il cuore batte dentro di sé all’impazzata lasciandola praticamente senza fiato.
- Questo significa che ho ragione a pensare male di te. – afferma per poi portare la sua mano tremante sulla coscia sinistra della ragazza.
Una scarica di adrenalina, al contatto con quella mano, arriva diretta al cervello mandando Giulia in tilt.
L’uomo a questo punto capisce che può osare e senza esitazione sale tra le gambe fino a raggiungere la passera nuda. Le dita sono rudi e scavando tra le labbra la trovano totalmente zuppa di umori.
- Bagnata come sei, il passaggio da adesso te lo do alle mie condizioni, altrimenti ti faccio scendere anche subito. – afferma senza smettere di toccare la passera della ragazza.
- Va bene – risponde Giulia ormai senza fiato.
- Alza la gonna e tira fuori le tette – ordina con il fiato corto.
La ragazza, paonazza in volto non riesce a togliere gli occhi dalla strada e con le mani, dopo aver alzato leggermente il culo dal sedile, tira a se la gonna che in pochi attimi si arrotola in vita. Stessa sorte tocca al top che essendo elastico, una volta tirato verso l’alto, anch’esso si arrotola sopra le tette.
- Che puttana. – afferma spingendo le dita nella figa di Giulia.
La ragazza istantaneamente ansima con forza.
Le dita salgono fino a quando le nocche non fermano la risalita.
- Adesso ci fermiamo e ti scopo – afferma l’uomo togliendo le dita dalla figa per poter cambiare marcia e imbrattando così tutto il cambio dei suoi umori.
- No. – risponde Giulia in un impeto di lucidità.
- Non ti conosco e adesso non mi lascio scopare – esclama lasciando l’uomo di sasso.
L’auto a questo punto riprende velocità mentre la mano dell’uomo ora strizza con forza le tette, martoria i capezzoli tra le dita e poi scende nuovamente alla figa per sditalinarla.
- Sei bagnata come poche abbia mai incontrato – afferma l’uomo per poi uscire dalla passera lasciandola a bocca aperta.
Con le mani raggiunge i suoi calzoni e si tira rapidamente fuori il cazzo già duro e scappellato.
Senza chiedere permesso, la mano si sposta dietro il capo di Giulia e con forza la spinge tra le sue gambe.
- Succhia – ordina senza lasciare alternative alla ragazza ormai con la bocca premuta sull’arnese dell’uomo.
Aperta la bocca, è questione di attimi prima che il cazzo sprofondi in lei.
- Ahhh siii... succhiamelo – ordina alla ragazza spingendogli la testa verso il cazzo.
Giulia succhia con foga mentre la lingua si muove all'impazzata, ma nemmeno un minuto dopo, sente lo sperma riempirle la bocca.
Fa per togliersi, ma l'uomo la spinge ancora più giù, fino a quando il cazzo non le finisce in gola.
Non potendo fare altro, inghiotte.
- Brava puttana – esclama l'uomo soddisfatto, mentre la lascia risalire.
Quando Giulia si volta verso la strada, nota che ormai sono quasi arrivati a destinazione.
- Siamo quasi arrivati – afferma senza ricomporsi minimamente.
L’uomo respira ancora con foga e senza richiudere il cazzo nei pantaloni continua a guardarla con la bocca aperta.
- Ti vedrò ancora? – domanda ansimando ancora
- Forse un giorno ci riusciremo a conoscere – esclama mentre si ricompone per poi ringraziarlo e scendere dall’auto
Il supermercato è di fronte a lei, chiuso.
In questa strada non passa quasi mai nessuno di notte, quindi con calma respira, cercando di riprendere possesso di sé stessa.
- Che troia – sente dire da Luca che la sta raggiungendo a piedi con passo lento.
Con la bocca che sa ancora di sborra di quello sconosciuto, non resiste più.
Lentamente si posiziona a pecorina a lato strada, poggia il viso sull'asfalto e con le mani raggiunge le cosce. Le dita raggiungono la figa colante umori e dopo averla aperta in direzione di Luca, dalla bocca di Giulia esce una frase che mai avrebbe pensato di dire.
- Sono una puttana. Sono la tua puttana ma ti prego scopami qui, adesso. Se vuoi spaccami la figa, sfondamela, ma scopami che non resisto più. Sto impazzendo! -
A quelle parole, Luca non resiste oltre ed in mezzo alla strada si tira fuori il cazzo e senza esitazione si pianta in lei con violenza.
Giulia si sveglia nel suo letto e aprendo gli occhi si sente strana.
Appena le narici sentono la puzza di sborra che ha su metà del suo corpo, tutto le torna chiaro in mente e voltandosi, affianco a lei trova Luca, ancora addormentato e nudo.
Ora ricorda di esser stata scopata in mezzo una strada.
Ora ricorda di tutto quello che ha dovuto passare prima di quell'evento, ma si ricorda anche che dopo è stata trattata come una principessa.
Si ricorda perfettamente le carezze dell'uomo.
Si ricorda la gentilezza nel prenderla in braccio, sfatta dai tre orgasmi provati durante quella scopata. Depositata sul sedile del passeggero, Luca con gentilezza l'ha rivestita, le ha asciugato il viso madido di sudore e poi l'ha portata a casa.
Alzandosi dal letto, si rende conto di aver ancora indosso il top e la gonna con cui ha vissuto quella serata folle. Pensa che probabilmente questi vestiti li incornicerà e se qualcuno le chiederà il perchè vedendoli, dirà : solo chi era presente potrebbe capire.
Mentre è diretta in bagno, si rende conto di quanto il culo le bruci ancora, mentre invece la figa sembra quasi darle sensazioni di piacere.
Giunta in bagno, si spoglia, si guarda allo specchio e poi apre l'acqua della doccia.
Conclusa la doccia, dopo essersi avvolta nell'accappatoio, torna in camera da letto trovando Luca ancora addormentato profondamente.
Le coperte sono arrotolate al fondo del letto e tra le gambe dell'uomo, Giulia nota una prepotente erezione.
Sorridendo, lascia cadere l'accappatoio in terra e con in capelli ancora bagnati, si avvicina all'uomo.
Delicatamente, con lentezza e dolcezza impugna quel membro che l'ha fatta godere tanto e dopo averlo scappellato, lo prende in bocca.
Il pompino che segue, risveglia Luca quasi con dolcezza.
Dopo un lungo sospiro, la mano dell'uomo carezza la testa della ragazza che sale e scende con le labbra sulla sua asta. Sorride e chiudendo nuovamente gli occhi, si gode questo risveglio inusuale.
Bastano pochi minuti e quando Luca ansima e inizia a spruzzare, Giulia non ne perde nemmeno una goccia e beve tutto continuando la pompa fino a che il cazzo non si ammoscia.
I due si guardano sorridenti.
- La tua schiava ha superato gli esami? Sono pronta ? - domanda Giulia senza staccare la mano dal cazzo.
- Si. - risponde con un sorriso.
Giulia si rimette a dormire serena.
Quando finalmente si risveglia, è già pomeriggio.
Affianco a lei non c’è più Luca.
Con calma si dirige in cucina cercandolo.
Lo chiama vagando per casa, ma poi, quando trova un biglietto sul tavolo, il suo viso diventa paonazzo.
- Mi sei piaciuta fino dal primo momento che ti ho vista e con te ho goduto come un pazzo. Ma come sono arrivato nella tua vita, ora sparisco per sempre. Non cercarmi, tanto sarebbe inutile. Spero troverai altri sconosciuti con cui divertirti, perché quando hai iniziato a conoscermi, non eri più la solita e solo facendoti conoscere altre persone sei tornata a essere quella bomba di erotismo che avevo conosciuto all’inizio. Luca -
ma se siete interessati e volete una seconda avventura di Giulia, ricollegata a queste vicende. scrivetemi come al solito lokrost@mail.com
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Quando guarda l'orologio, quasi non si stupisce sia pomeriggio, però le spiace non poter andare in spiaggia.
Una certa fame l'assilla e raggiunta la cucina, si rende conto di dover necessariamente fare la spesa.
Ancor prima di pensare a cosa comprare, la voce di Luca le torna viva in mente, quasi come fosse affianco a lei che parla.
- Da questo momento niente intimo fino a nuovi ordini -
Indossato un lungo e leggero abito molto colorato, si infila nelle infradito e senza nemmeno pensare a cosa comprare, prende con se la borsetta ed esce di casa.
Il dubbio di trovare per strada o in qualche negozio, anche solo uno degli uomini che in questi ultimi tempi hanno potuto anche solo vederla nuda, le crea una sorta di ansia crescente.
Al supermercato riempie il carrello quasi senza pensarci e giunta alla cassa, quando paga non controlla nemmeno il resto. Per assurdo, entrare in quel luogo senza alcun indumento sotto il vestito l'ha fatta sentire nuda come non mai, forse perché mai ha vissuto quel luogo, in quel determinato contesto.
Tornata a casa, un senso di sollievo la invade, finalmente appoggia la spesa sul tavolo della cucina e con un mezzo sorriso, si sfila il vestito.
Il giorno seguente come al solito torna alla spiaggia e quando trova la solita coppia con cui ha fatto amicizia, sorride e giunta di fronte a loro, li saluta prima di spogliarsi nuda a prendere il sole.
L’uomo come al solito non riesce a trattenere le sue emozioni e mentre si sta stendendo sull’asciugamano, l’erezione è già prepotentemente visibile.
- Scusalo. Ma effettivamente è difficile rimanere indifferente anche per me che sono donna. – afferma la donna sorridendo nella sua direzione.
La giornata scorre tranquilla condita da battute sempre più piccanti, ma senza esagerazioni e quando inizia ad imbrunire, Giulia saluta e dopo essersi rivestita, si incammina alla fermata del bus.
Triste per trovarsi sola negli ultimi sedili, si perde tra mille pensieri e ricordi dell’ultimo periodo passato da quando ha conosciuto quell’uomo e quando si sente finalmente rilassata, guarda il paesaggio dal finestrino.
Arrivata a casa, dedica un po’ di tempo per chiamare al telefono le sue amiche e qualche parente. Per il resto, la routine è la solita di sempre e dopo una cena tranquilla, decide di andare subito a letto in modo che la mattina seguente possa arrivare in un lampo.
Quando il campanello di casa suona, sono le 15.35.
Il cuore di Giulia torna a battere all'impazzata e socchiudendo la porta di casa per guardare chi è, al cancelletto vede Luca.
Premendo un tasto, il cancelletto si apre e l'uomo la raggiunge rapidamente.
- Ciao bella puttanella. - esclama l'uomo sorridente entrando con prepotenza in casa.
I due sono a pochi passi l'uno dall'altra.
Lui vestito di tutto punto la guarda dall'alto in basso godendosi quanto sia provocante anche nuda.
- Andiamo in camera che ti vesto e partiamo. - afferma frettoloso mentre si dirige verso la camera da letto di Giulia.
L'uomo cerca a lungo prima di esser soddisfatto e lancia sul letto una minigonna di jeans e un leggerissimo top bianco.
- Ai piedi ti metti queste. - ordina indicando un paio di zeppe discretamente alte anch'esse di colore bianco.
Una volta vestita, guardandosi allo specchio, Giulia nota come sia "giusta" la lunghezza della gonna e di come il leggero top tenuto su da due sottili bretelline, mostri perfettamente le forme delle sue tette lasciandola poi nuda dall'ombelico in giu.
Messe le zeppe, Luca annuncia che possono partire.
Non le consente di prendere altro e usciti di casa, nasconde le chiavi vicino il portoncino.
- Entra in macchina puttanella. - ordina ancora a Giulia mentre disattiva l'allarme dell'auto.
Stranamente l'uomo non la importuna, non la tocca e non la provoca in alcun modo.
Giulia ci rimane quasi male per questo cambiamento e lo guarda ripetutamente durante il viaggio per cercare di capire di che umore possa essere.
Ad un certo punto però, l'uomo sorride, rallenta e si ferma in una piazzola di sosta.
Prende il telefono dalla tasca, lo sblocca e composto un numero, preme il tasto verde.
- Prendi, parla tu – ordina a Giulia porgendole il telefono.
Stupita, prende il telefono tra le mani e lo porta all'orecchio.
- Digli che sei la mia schiavetta e che vuoi sapere se adesso è libero per poterti scopare il culo – dice quasi di un fiato, poco prima che dall'altra parte della cornetta una voce giovane risponda.
Rossa, carica di imbarazzo e quasi terrorizzata, si sente sovraeccitata mentre in testa si domanda che fine farà con quest'uomo seduto affianco a lei.
- Ciao. Sono la schiava di Luca...... - fa una pausa in cui prende un grosso respiro
- Ciao – sente rispondere dall’altra parte.
– Senti, ti chiamo per sapere se adesso sei libero e se ti va di scoparmi il culo – lo dice tutto di un fiato e con il viso paonazzo
- Stai già arrivando ? - risponde il ragazzo dall'altro capo del telefono.
- Si, sono per strada – riesce a rispondere con la voce che diventa rauca.
- Vieni. Ti aspetto – conclude chiudendo la chiamata
- Allora ? - domanda Luca riprendendo possesso del telefono.
- Ha detto che va bene – risponde Giulia ad occhi bassi e rossa come un peperone.
Luca sorride, ingrana la marcia e riparte.
- Sei deciso a farmi fare la puttana con tutti ? - domanda con un misto tra terrore e imbarazzo.
- Mai e poi mai. - risponde l'uomo sorridendo rivolto verso di lei – Ma il tuo culetto è ancora da allenare – conclude ridacchiando.
Arrivati a destinazione, entrambi escono dall'auto e raggiunta una piccola villetta, alla porta trovano un ragazzo sui ventitré-ventiquattro anni che li attende.
- Ciao Luca – esclama il ragazzo prima di raggiungere Giulia
Non la saluta nemmeno e mentre una mano le si infila sotto la gonna, con l'altra le abbassa volgarmente il top scoprendo le tette mentre sono ancora a lato strada.
- Allora non stavi scherzando l'altro giorno. - esclama il ragazzo che infoiato le palpa culo e tette con foga.
- Ti sembro uno che scherza? Perchè ti avrei portato nel retro con Giuliano e Massimo a parlare? - domanda Luca divertito dall'esclamazione e da come si sta comportando il ragazzo con Giulia.
- Quindi non ne dobbiamo far parola con nessuno. - risponde guardando Giulia negli occhi mentre infila un dito tra le chiappe per raggiungere il buchino posteriore.
- Vedo che ci siamo capiti e soprattutto dovete stare ai patti, altrimenti andiamo via subito. - afferma staccando la ragazza dalle grinfie, come a dimostrare che è sua proprietà.
- No no, tranquillo, venite, entriamo. - risponde prontamente avanzando verso la villetta.
- Ma non doveva esserci solo lui? - domanda Giulia rivolgendosi a Luca che la sta spingendo in direzione del ragazzo.
- Non ti ho mai detto questo e poi, mi piace quando sei piena di cazzi, cambi espressione e mi ecciti da morire. - afferma mentre varcano la soglia di casa.
Con i vestiti ormai quasi del tutto arrotolati che lasciano in piena mostra ogni intimità, Giulia si trova presto di fronte 3 ragazzi più o meno della sua età che la fissano senza ritegno.
Si imbarazza, le guance si arrossano, gli occhi iniziano a lacrimare dall'emozione e le orecchie fischiano per la pressione sanguigna che sale improvvisamente.
Luca posto alle sue spalle, non attende oltre e chiusa la porta d'ingresso le sfila dalla testa il corto top stropicciato e dopo aver aperto la gonna, la fa cadere in terra per poi requisire anche quest'ultima assieme alle zeppe bianche.
Nessuno parla, nessuno si muove.
I tre ragazzi sono palesemente eccitati e imbarazzati al contempo per questa situazione sicuramente surreale che gli sta capitando.
A rompere le acque a questo punto, ci pensa Luca che con un forte sculaccione seguito da un energico spintone, lancia praticamente Giulia tra le braccia dei tre.
- Vai a farti rompere quel culo da puttana. Muoviti – esclama con voce accesa.
Questo segna il via ed i tre ragazzi ben presto diventano invadenti con le mani toccandola ovunque.
In pochi attimi si ritrova presa di peso e portata in camera da letto.
Ha davvero poco tempo per ragionare, perchè il primo dei tre, abbassandosi rapidamente i calzoni, dopo averla messa a novanta sul letto ma con le gambe che poggiano ancora in terra, sputa ripetutamente tra le sue chiappe e poi, il cazzo duro si fa strada tra esse.
Questione di pochi secondi, ancora qualche sputo ed il cazzo e l'ano di Giulia sono lubrificati ed a contatto.
Una spinta.
Giulia digrigna i denti.
Seconda spinta.
Giulia prende un grosso respiro.
Terza spinta e la cappella entra in lei.
Trattiene il fiato mentre sente altri sputi tra le sue chiappe.
Quarta spinta e il cazzo si conficca fino alle palle dentro di lei.
Ora Giulia non conta più le spinte.
Sente solo più questo cazzo che la sbatte con foga, la fa ansimare, godere e dolore allo stesso tempo.
Mentre il letto cigola con ritmo costante, il rumore dei due corpi che si colpiscono dopo che il cazzo affonda nel culo rimbomba nella stanza.
Gli altri due ragazzi sono presto nudi con le erezioni ben visibili a pochi metri da lei.
Luca invece rimane in disparte, con le braccia conserte a guardar con interesse la scena.
Dopo una sempre più frenetica cavalcata, il ragazzo si toglie da lei senza venire ed ancora eccitato.
Giulia sente un vuoto, quasi come un grosso cratere al posto del culo. Ma ha poco da pensare e un altro dei ragazzi affonda senza esitazione in lei.
La scena si ripete anche con il terzo.
Tutti e tre eccitati, si danno periodicamente il cambio cavalcandola come degli indemoniati.
Trattenuta per i fianchi e bloccata contro il bordo del letto, è costretta a ricevere per intero quei cazzi che uno dopo l'altro la stanno allargando all'inverosimile.
Urla, geme, miagola, si aggrappa con le mani alle lenzuola tirandole a sé.
Suda, respira con affanno e tiene gli occhi chiusi mentre la bocca rimane spalancata in cerca di aria.
Tra le gambe si accorge di sentire un piacere crescente dovuto a quel culo che le sta dando sensazioni mai provate in vita sua.
Quanto vorrebbe che uno di quei ragazzi affondasse nella sua figa madida di umori.
Le basterebbe anche solo qualche colpo ben dato o una mano che affondi in lei, ma non osa chiederlo. Non sa cosa potrebbe succederle ancora o come potrebbe reagire Luca e per questo non osa nemmeno toccarsi da sola.
Immersa in tutte queste emozioni e pensieri, non si rende conto del tempo che scorre.
Non sa per quante volte si sono dati il cambio nel suo culo che brucia come un fuoco acceso.
Sente i suoi umori colare lungo le cosce.
Sente una voglia quasi incontenibile di godere.
Ma poi, tutto questo finisce quando uscendo da lei, il ragazzo la trascina in ginocchio giù dal letto.
Tutti e tre sono di fronte il suo volto.
Tutti e tre si menano ferocemente il cazzo duro.
Giulia apre la bocca e quando tira fuori la lingua, quasi in simultanea, i tre le imbrattano il volto, i capelli e le tette di sperma.
Uno dopo l'altro, Giulia li prende tra le labbra e ne ripulisce minuziosamente ogni cappella dai residui di sperma.
Non si pulisce.
Sorride rimanendo in ginocchio con il culo che le brucia.
Anche i tre ragazzi sorridono.
Luca si avvicina e le porge un fazzoletto.
- Pulisciti che andiamo – ordina buttando in terra di fronte a lei i vestiti e le zeppe.
Pulita alla meglio e rivestita di fronte ai tre ragazzi ancora nudi che la fissano, vorrebbe fermarsi, vorrebbe sedersi sul letto, allargare le cosce e chiedere di essere scopata come prima, ma ora nella figa.
La voce di Luca però, la riporta alla realtà e quasi di scatto, segue quell'uomo che la richiama a sé.
Non si salutano.
Nessuno saluta nessuno e Luca con Giulia, dopo esser risaliti in auto, partono sgommando.
- Scommetto che ti è piaciuto – commenta Luca posando qualche istante una mano sulla sua coscia.
- Si – risponde la ragazza sottovoce.
- Scommetto anche che vorresti un premio per tutto questo – continua l'uomo con tono divertito.
- Si – risponde ora con le guance arrossate.
- E che premio vorresti ? - domanda rallentando l'andatura dell'auto.
Giulia sa cosa vuole.
Vorrebbe rispondere ma fatica.
Poi si convince.
- Ti andrebbe di scoparmi ? - domanda la ragazza sottovoce, quasi come se lei stessa si reputasse un semplice oggetto.
Luca sorride.
Non risponde ma innesta la freccia della vettura e svolta in un piccolo parcheggio.
Ci sono svariate macchine posteggiate e dopo qualche manovra, porta l'auto nel primo parcheggio libero più vicino possibile alla strada.
Spento il motore, Luca si volta verso di lei ed infilata una mano tra le cosce, le carezza la figa che ormai cola umori.
- Vorresti che ti fotto questa? - domanda sorridente.
Questa volta Giulia non parla ma fa solo un assenso con il capo.
- Allora scendi dall'auto. - ordina l'uomo con tono duro mentre ritrae la mano.
I due scendono con calma e dopo che Luca l'ha raggiunta, si spostano sotto la luce gialla di un lampione.
L'uomo la squadra da testa a piedi, la fa voltare e presa la gonna dai fianchi, forza verso il basso fino a quando lo spacco delle natiche non esce di qualche centimetro allo scoperto.
Stando sempre dietro di lei, si avvicina all'orecchio.
- Ora vai sul marciapiede a fare autostop e ti fai portare di fronte il supermercato dopo casa tua. –
Fa una pausa in cui guarda la ragazza agitarsi e respirare sempre più rapidamente
- Sali in macchina solo se è un uomo. - ordina mentre le carezza il capo.
- Digli che si è rotta la centralina elettronica dell'auto e il meccanico non arriva prima di domani. -
Questa volta le carezza un fianco, godendo della pelle d'oca che sente sotto il palmo della sua mano.
- Quando ti sarai seduta in auto, spalanca le gambe. – fa una pausa carezzandole la guancia sinistra prima di proseguire.
- Qualunque cosa succeda, non dovrai mai chiuderle.- Conclude allontanandola con uno spintone prima di dirigersi nuovamente in auto.
- Ti seguirò da lontano - Tranquillizza la ragazza mentre apre la portiera.
Giulia si incammina verso la strada come un automa e quando sente chiudersi la portiera di Luca, si domanda ancora cosa stia facendo qui con questo sconosciuto. Eppure, ripercorrendo le ultime settimane e tutte le cose che ha affrontato, la intriga questo compito tanto imbarazzante e pericoloso.
Giunta sul marciapiede ha il cuore che batte a mille e sa che se non tirerà fuori il pollice, qualcuno potrebbe scambiarla per quello che non vorrebbe essere.
Le macchine sfrecciano veloci, ma dopo pochi minuti, qualcuno la nota e nell'auto che si ferma di fronte a lei vede un uomo.
Piegandosi in direzione del finestrino, Giulia sa perfettamente che mostrerà un'ampia panoramica delle sue tette. Ma per poterci parlare, non ha altre scelte, ammenoché flette le ginocchia mostrando così il suo frutto proibito e carico di voglia.
- Ciao signorina. Hai bisogno ? - domanda l'uomo dalla voce matura.
Guardando nell'abitacolo, si rende conto che l'uomo un po’ stempiato e vestito in modo trasandato sarà probabilmente sulla 50ina .
- Si! Avrei bisogno di un passaggio! - afferma sforzandosi di sorridere nonostante il crescente imbarazzo
- Si è rotta la centralina elettronica della mia auto ed il meccanico non riuscirà a venire prima di domani. - conclude cercando di immedesimarsi nella parte.
- Grossi guai – afferma l'uomo senza riuscire a distogliere lo sguardo dalla scollatura
- Allora sali che ti accompagno dove vuoi – conclude allungandosi per aprirle la portiera.
- Grazie mille – esclama Giulia in un misto di terrore ed eccitazione mentre si accinge ad entrare.
La luce dell'abitacolo accesa lascia una nitida visuale di Giulia.
Come ogni volta che indossa la gonna, prima si siede nell'abitacolo e poi, porta le gambe al suo interno, così da mostrare il meno possibile.
Il problema, è che così facendo, per via della gonna già abbassata oltre il livello vita, nel momento in cui si siede, una molto più ampia percentuale dello spacco tra le sue chiappe si mostra all'uomo alla guida.
Così, quando la ragazza si sistema tenendo le cosce larghe come ordinato da Luca, chiude la portiera e si volta verso l'uomo per ringraziarlo, i due si trovano quasi pietrificati a guardarsi a vicenda per le emozioni che provano.
L'uomo ovviamente si rende conto della intraprendenza di questa ragazza che oltre girare poco vestita di notte, probabilmente non porta nemmeno le mutandine. Giulia dal canto suo, si rende perfettamente conto della visione che ha appena regalato di sé stessa e trema per cosa potrebbe succedere ora. Quando l'auto parte, in cuor suo, spera che Luca sia dietro di loro, pronto ad intervenire nel caso la situazione degeneri.
- Devo ammettere che sei.... come dire.... notevole – afferma l'uomo alla guida, notevolmente agitato mentre la fissa in continuazione.
- In che senso ? - risponde Giulia pur essendo sicura a cosa allude l'uomo.
- Nel senso.... - prende tempo per respirare e pensare – Nel senso che una ragazza come te che fa autostop a quest'ora, non è da tutti i giorni trovarla. - conclude fissandole qualche istante le cosce aperte come ordinato da Luca.
Pur terrorizzata, Giulia è eccitata a tal punto da desiderare ardentemente sapere come andrà a finire questa situazione.
- Stavo tornando da una festa, ecco perché sono vestita così – mente, con il fiato corto per la tensione.
- Purtroppo sono talmente lontana da casa che non conosco praticamente nessuno. Qui ci vengo solo in vacanza – afferma sospirando ancora, mentre inconsciamente inarca il petto per stiracchiarsi sul sedile.
L'uomo ovviamente non perde nemmeno un istante della scena, anche quando Giulia spiega dove deve portarla, ne approfitta per poterla guardare meglio con la scusa di ascoltare le indicazioni. Ma quando ripercorre la frase detta dalla ragazza, ha quasi un colpo al cuore capendo che qui è da sola e chissà da quale lontano posto arriva.
Occasioni simili, non capitano tutti i giorni. Si ripete l'uomo nella testa, sforzandosi di cogliere quest'occasione.
Il cazzo che si fa strada tra le sue gambe, quasi senza accorgersene, detta le parole che come una registrazione che lui stesso ascolta, escono dalla sua bocca.
- Quindi, visto che sei lontana da casa e non conosci nessuno, allora tieni le cosce spalancate con tutti quelli che ti danno un passaggio? – domanda l’uomo visibilmente eccitato.
- Se continui a stare in quella posizione, potrei pensare male di te – afferma ancora rallentando l’andamento dell’auto.
Giulia non risponde.
Non ci riesce, si sente di pietra ed il cuore batte dentro di sé all’impazzata lasciandola praticamente senza fiato.
- Questo significa che ho ragione a pensare male di te. – afferma per poi portare la sua mano tremante sulla coscia sinistra della ragazza.
Una scarica di adrenalina, al contatto con quella mano, arriva diretta al cervello mandando Giulia in tilt.
L’uomo a questo punto capisce che può osare e senza esitazione sale tra le gambe fino a raggiungere la passera nuda. Le dita sono rudi e scavando tra le labbra la trovano totalmente zuppa di umori.
- Bagnata come sei, il passaggio da adesso te lo do alle mie condizioni, altrimenti ti faccio scendere anche subito. – afferma senza smettere di toccare la passera della ragazza.
- Va bene – risponde Giulia ormai senza fiato.
- Alza la gonna e tira fuori le tette – ordina con il fiato corto.
La ragazza, paonazza in volto non riesce a togliere gli occhi dalla strada e con le mani, dopo aver alzato leggermente il culo dal sedile, tira a se la gonna che in pochi attimi si arrotola in vita. Stessa sorte tocca al top che essendo elastico, una volta tirato verso l’alto, anch’esso si arrotola sopra le tette.
- Che puttana. – afferma spingendo le dita nella figa di Giulia.
La ragazza istantaneamente ansima con forza.
Le dita salgono fino a quando le nocche non fermano la risalita.
- Adesso ci fermiamo e ti scopo – afferma l’uomo togliendo le dita dalla figa per poter cambiare marcia e imbrattando così tutto il cambio dei suoi umori.
- No. – risponde Giulia in un impeto di lucidità.
- Non ti conosco e adesso non mi lascio scopare – esclama lasciando l’uomo di sasso.
L’auto a questo punto riprende velocità mentre la mano dell’uomo ora strizza con forza le tette, martoria i capezzoli tra le dita e poi scende nuovamente alla figa per sditalinarla.
- Sei bagnata come poche abbia mai incontrato – afferma l’uomo per poi uscire dalla passera lasciandola a bocca aperta.
Con le mani raggiunge i suoi calzoni e si tira rapidamente fuori il cazzo già duro e scappellato.
Senza chiedere permesso, la mano si sposta dietro il capo di Giulia e con forza la spinge tra le sue gambe.
- Succhia – ordina senza lasciare alternative alla ragazza ormai con la bocca premuta sull’arnese dell’uomo.
Aperta la bocca, è questione di attimi prima che il cazzo sprofondi in lei.
- Ahhh siii... succhiamelo – ordina alla ragazza spingendogli la testa verso il cazzo.
Giulia succhia con foga mentre la lingua si muove all'impazzata, ma nemmeno un minuto dopo, sente lo sperma riempirle la bocca.
Fa per togliersi, ma l'uomo la spinge ancora più giù, fino a quando il cazzo non le finisce in gola.
Non potendo fare altro, inghiotte.
- Brava puttana – esclama l'uomo soddisfatto, mentre la lascia risalire.
Quando Giulia si volta verso la strada, nota che ormai sono quasi arrivati a destinazione.
- Siamo quasi arrivati – afferma senza ricomporsi minimamente.
L’uomo respira ancora con foga e senza richiudere il cazzo nei pantaloni continua a guardarla con la bocca aperta.
- Ti vedrò ancora? – domanda ansimando ancora
- Forse un giorno ci riusciremo a conoscere – esclama mentre si ricompone per poi ringraziarlo e scendere dall’auto
Il supermercato è di fronte a lei, chiuso.
In questa strada non passa quasi mai nessuno di notte, quindi con calma respira, cercando di riprendere possesso di sé stessa.
- Che troia – sente dire da Luca che la sta raggiungendo a piedi con passo lento.
Con la bocca che sa ancora di sborra di quello sconosciuto, non resiste più.
Lentamente si posiziona a pecorina a lato strada, poggia il viso sull'asfalto e con le mani raggiunge le cosce. Le dita raggiungono la figa colante umori e dopo averla aperta in direzione di Luca, dalla bocca di Giulia esce una frase che mai avrebbe pensato di dire.
- Sono una puttana. Sono la tua puttana ma ti prego scopami qui, adesso. Se vuoi spaccami la figa, sfondamela, ma scopami che non resisto più. Sto impazzendo! -
A quelle parole, Luca non resiste oltre ed in mezzo alla strada si tira fuori il cazzo e senza esitazione si pianta in lei con violenza.
Giulia si sveglia nel suo letto e aprendo gli occhi si sente strana.
Appena le narici sentono la puzza di sborra che ha su metà del suo corpo, tutto le torna chiaro in mente e voltandosi, affianco a lei trova Luca, ancora addormentato e nudo.
Ora ricorda di esser stata scopata in mezzo una strada.
Ora ricorda di tutto quello che ha dovuto passare prima di quell'evento, ma si ricorda anche che dopo è stata trattata come una principessa.
Si ricorda perfettamente le carezze dell'uomo.
Si ricorda la gentilezza nel prenderla in braccio, sfatta dai tre orgasmi provati durante quella scopata. Depositata sul sedile del passeggero, Luca con gentilezza l'ha rivestita, le ha asciugato il viso madido di sudore e poi l'ha portata a casa.
Alzandosi dal letto, si rende conto di aver ancora indosso il top e la gonna con cui ha vissuto quella serata folle. Pensa che probabilmente questi vestiti li incornicerà e se qualcuno le chiederà il perchè vedendoli, dirà : solo chi era presente potrebbe capire.
Mentre è diretta in bagno, si rende conto di quanto il culo le bruci ancora, mentre invece la figa sembra quasi darle sensazioni di piacere.
Giunta in bagno, si spoglia, si guarda allo specchio e poi apre l'acqua della doccia.
Conclusa la doccia, dopo essersi avvolta nell'accappatoio, torna in camera da letto trovando Luca ancora addormentato profondamente.
Le coperte sono arrotolate al fondo del letto e tra le gambe dell'uomo, Giulia nota una prepotente erezione.
Sorridendo, lascia cadere l'accappatoio in terra e con in capelli ancora bagnati, si avvicina all'uomo.
Delicatamente, con lentezza e dolcezza impugna quel membro che l'ha fatta godere tanto e dopo averlo scappellato, lo prende in bocca.
Il pompino che segue, risveglia Luca quasi con dolcezza.
Dopo un lungo sospiro, la mano dell'uomo carezza la testa della ragazza che sale e scende con le labbra sulla sua asta. Sorride e chiudendo nuovamente gli occhi, si gode questo risveglio inusuale.
Bastano pochi minuti e quando Luca ansima e inizia a spruzzare, Giulia non ne perde nemmeno una goccia e beve tutto continuando la pompa fino a che il cazzo non si ammoscia.
I due si guardano sorridenti.
- La tua schiava ha superato gli esami? Sono pronta ? - domanda Giulia senza staccare la mano dal cazzo.
- Si. - risponde con un sorriso.
Giulia si rimette a dormire serena.
Quando finalmente si risveglia, è già pomeriggio.
Affianco a lei non c’è più Luca.
Con calma si dirige in cucina cercandolo.
Lo chiama vagando per casa, ma poi, quando trova un biglietto sul tavolo, il suo viso diventa paonazzo.
- Mi sei piaciuta fino dal primo momento che ti ho vista e con te ho goduto come un pazzo. Ma come sono arrivato nella tua vita, ora sparisco per sempre. Non cercarmi, tanto sarebbe inutile. Spero troverai altri sconosciuti con cui divertirti, perché quando hai iniziato a conoscermi, non eri più la solita e solo facendoti conoscere altre persone sei tornata a essere quella bomba di erotismo che avevo conosciuto all’inizio. Luca -
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