Giulia - il passaggio - sequel
di
Lokrost
genere
dominazione
Questo racconto è collegato alla serie di capitoli di "Giulia e lo sconosciuto del bus". Se non li hai ancora letti, ti consiglio di farlo per poter capire meglio la storia.
Ho deciso di pubblicarlo grazie ai commenti ricevuti.
Sono sempre disponibile a ricevere commenti, critiche o altro a lokrost@mail.com
Buona lettura
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Giulia, leggendo tale messaggio da parte di Luca, rimane senza parole.
Proprio quando pensava di aver raggiunto tutti gli obiettivi e finalmente si sentiva di sua proprietà, lui è sparito.
Per alcuni giorni, decide di non uscire di casa e per togliere i mille pensieri che le affollano la mente, decide di studiare.
Essendosi però portata molto avanti, nel giro di qualche giorno, impegnandosi da mattina a sera, conclude tutti gli argomenti e nel momento in cui torna viva l’ansia, decide di andare nuovamente in spiaggia.
Come al solito porta solo con sé l’asciugamano e giunta in spiaggia, raggiunti i suoi nuovi amici, si spoglia e si stende al sole.
Immancabilmente, l’uomo, guardandola si ritrova con una portentosa erezione tra le gambe e i tre si mettono a ridere e scherzarci su.
Si trova ad apprezzare queste sue erezioni e si rende conto che nel caso non riuscisse a provocarla spogliandosi, probabilmente potrebbe provare un certo dispiacere. Ad un certo punto, il secondo giorno, non riesce a resistere alla tentazione e chiede all’uomo di poterselo scappellare dicendogli che lo trova veramente bello e ben fatto.
La coppia si trova in palese imbarazzo, entrambi hanno le guance rosse, ma la donna, senza chiedere il permesso all’uomo, impugna il cazzo e lo scappella di fronte Giulia.
Queste routine, vanno avanti diversi giorni, ma senza tante altre novità.
Un giorno però, arrivata in spiaggia e trovando l’uomo eccitato che si prepara ad essere ammirato scappellandosi subito il cazzo, Giulia non resiste e deve dirgli cosa sente dentro.
- Vederti sempre così emozionato appena arrivo, mi rende molto felice. – Afferma sorridente indicando il suo cazzo.
- Però un po’ mi spiace che mi guardi soltanto, mi piacerebbe tanto, fare anche altro con voi. Se mai un giorno vi facesse piacere. – afferma con le guance rosse mentre fissa entrambi.
La coppia è visibilmente imbarazzata e nessuno dei due sembra voler rispondere, così Giulia decide di cambiare argomento, anche se l’amo è già stato lanciato.
Comunque sia, si sta finalmente calmando anche se la voglia di sesso che ha in corpo è ancora molto alta. Si stupisce nell’essere molto più a suo agio a girare senza intimo per i supermarket e stare giornate intere a prendere il sole integrale.
Diverse volte, la sera esce a cena con i suoi nuovi amici con i quali le battute piccanti non mancano mai.
Un giorno però, rientrata dalla spiaggia, sta aspettando il bus per il ritorno quando un auto quasi inchioda per poi fermarsi a pochi passi da lei.
Dall’abitacolo scende un uomo che le viene incontro.
Subito, Giulia non lo riconosce, ma appena guarda meglio il suo volto, quasi impallidisce.
- Ciao. Ma, sei tu? Vero? – domanda l’uomo con gli occhi sgranati e il fiato corto.
Anche lei, a questo punto sgrana gli occhi.
- Ciao. Penso di si. Eri tu quello del passaggio, vero? – risponde con il fiato che le viene a mancare.
- Si… - risponde l’uomo rimanendo imbambolato.
Alcuni automobilisti suonano il clacson per via dell’auto che ingombra la carreggiata.
- Sali in auto? – domanda l’uomo senza però muoversi di un millimetro.
- Va bene – risponde la ragazza con il cuore che batte all’impazzata.
I due salgono in auto mentre altri automobilisti strombazzano ripetutamente.
Quando ripartono, le ruote quasi sgommano mentre Giulia ne approfitta per analizzare meglio l’uomo.
- Non sei vestito come la volta scorsa – esclama trovandolo elegante e non più trasandato come quella notte.
- Quel giorno stavo tornando da lavoro – risponde senza togliere gli occhi dalla strada affollata.
- Cosa ci fai qui? – domanda lei.
- Abito poco distante, e tu? – domanda senza però essere minimamente volgare, nemmeno con lo sguardo.
- Vengo qui in spiaggia – risponde iniziando a calmarsi
- In quella nudista – risponde sorridendo
- Si – risponde a sua volta Giulia, mentre le guance si arrossano.
- Da cosa vedo, sei abituata a vestire sempre provocante? – domanda l’uomo vedendo il top aderente e gli shorts striminziti che porta.
- Sono in vacanza, mi piace essere leggera – risponde con un po’ di imbarazzo.
- Talmente leggera che non passi inosservata a nessuno. Ma le cosce però, le tieni larghe come l’altro giorno, solo quando usi la minigonna ? – domanda con l’eccitazione crescente in lui.
La ragazza arrossisce, ma senza rifletterci troppo, lentamente le spalanca.
- Dove mi stai portando? – domanda Giulia vedendo che al posto di tornare verso il suo paese, si allontana sempre di più per strade sconosciute e ormai fuori dal centro abitato.
- Non lo so sinceramente – risponde con il fiato corto.
L’auto rallenta e trovato uno spiazzo, si ferma.
Giulia si sente pietrificata e con il cuore che batte sempre più forte nel petto.
L’uomo invece sembra quasi non riesca a parlare mentre con la mano si posa sulla coscia nuda per iniziare una lenta e lunga carezza che partendo dal ginocchio sale fino a contatto con l’orlo degli shorts.
- Quella notte, mi hai detto che un giorno ci saremo conosciuti– afferma continuando la lenta carezza.
- Sinceramente invece, non pensavo che ti avrei mai più rivista – continua con gli occhi lucidi dall’emozione e il fiato corto.
- Nemmeno io lo pensavo, ma adesso sono qui e come vedi, ti sei fermato con l’auto e non sto scappando. – riesce a dire Giulia con fatica e senza distogliere gli occhi da quella mano che si continua a muovere.
- Questo significa, che ti va di conoscerci meglio? – domanda l’uomo stringendole la coscia.
Giulia non riesce a parlare respirando con affanno e guardandolo negli occhi, fa cenno di si. Alla sua conferma, la mano diventa più audace e ritornata agli shorts, si infila all’interno fino a toccarle la passera ancora una volta fradicia di umori.
- Niente mutandine. – afferma con un sospiro - Ma sei sempre così bagnata? – domanda con voce strozzata dall’eccitazione mentre scava tra le labbra.
- No. Ma queste situazioni mi fanno impazzire – risponde la ragazza in preda all’agitazione mista all’eccitazione.
In un lampo, si ricorda delle ultime parole scritte da Luca, in cui la invitava a divertirsi con altri sconosciuti perché tirava fuori il meglio di sé.
- Stavi andando da qualche parte quando ti ho caricata in macchina. Hai degli impegni? – domanda l’uomo continuando a toccare la passera ma senza penetrarla.
- Stavo tornando a casa – dice sospirando per le dita che le continuano a provocare piacere – quando ti ho detto che sono in vacanza, è vero… - continua sospirando ancora – non ho impegni e non mi sta aspettando nessuno – conclude chiudendo gli occhi mentre si morde le labbra.
- Ti voglio portare a casa mia. Così non ci può disturbare nessuno – risponde allontanando la mano dalla passera e risvegliandola dal momento di godimento.
Giulia riflette e rivive scene passate mischiate a fantasie sempre più spinte, ma ancora una volta, con il cuore a mille che batte nel petto, risponde a fatica.
- Va bene – riesce a dire con il fiato strozzato.
L’uomo sorride, carezza il volto di Giulia e poi, innestata la marcia, l’auto riparte.
Ci vogliono davvero pochi minuti, prima che si fermino di fronte un grosso cancello in aperta campagna. Premuto un tasto su un piccolo telecomando giallo, il cancello si apre ed è questione di pochi metri prima che l’auto si fermi definitivamente.
- Scendi pure – invita l’uomo.
Di fronte Giulia, si mostra una grossa cascina ben tenuta e piena di alberi che la tengono in parte in ombra dal sole battente.
- Questa è la tua casa? – domanda mentre si avvicina a lui
- Si – risponde ma senza riuscire a distogliere lo sguardo dal suo corpo
- Per aver accettato di venire qui, significa che ti fidi molto degli sconosciuti– afferma posando la mano sul culo di Giulia.
- Ti avrei potuto conoscere diversamente? – risponde la ragazza iniziando nuovamente a respirare con affanno.
- Dopo poco mendo di 5 minuti che ti ho visto per la prima volta, avevo il cazzo in bocca e stavo già bevendo il tuo sperma – afferma ancora con eccitazione crescente.
- Se ora sono qui, è perché so benissimo che cosa vuoi farmi, altrimenti non sarei nemmeno entrata in auto. – conclude fissandolo con gli occhi lucidi dalle emozioni.
L’uomo non parla ma sorridendo, smette di toccarle il culo per poterle prendere la mano.
- Vieni – ordina sottovoce
Entrano in casa con calma e raggiunta la cucina, Giulia viene invitata a sedersi.
- Sentiti come a casa. Vuoi un caffè? – domanda l’uomo con gentilezza.
- Si.. Grazie – risponde Giulia calmandosi
Aspettando che la moka sia pronta, i due chiacchierano seduti al tavolo. Si conoscono piano piano e soprattutto, l’uomo pone una raffica infinita di domande partendo con il perché di quel passaggio assurdo.
In pochi minuti, Giulia racconta tutta la storia iniziando da quando aveva conosciuto Luca e mentre attendono che il caffè raffreddi nelle tazzine, riesce addirittura a raccontare i dettagli più spinti e tutte le avventure che quell’uomo le ha fatto vivere.
Bevuto il caffè, l’uomo visibilmente agitato si accende una sigaretta e ne offre una alla ragazza. Lei non fuma come vizio, ma in questo caso si trova ad accettarla volentieri.
- Sinceramente, quella sera del passaggio avevo sentito questo tuo fare da “puttana”, come dici tu stessa e che ti rendeva esageratamente eccitata. Ma non avrei mai immaginato una situazione simile. – afferma prima di tirare ancora dalla sigaretta.
- Mi stai sconvolgendo, perché mi fai capire che forse, visto che sei qui, con te posso divertirmi molto e sono convinto che piacerà anche a te – conclude per poi spegnere la sigaretta nel posacenere.
- Quando ti ho trovata alla fermata del bus, non so spiegarlo, però, me lo sentivo che stavi tornando dalla spiaggia nudista. – afferma ancora prima di alzarsi per portare le tazzine nel lavandino.
Giulia in questo momento si rende conto che, inconsciamente, forse sta cercando ciò che non è riuscita a ottenere con Luca, ossia una persona che riesca per davvero a domarla e renderla sua, per farci tutto ciò che vuole. Proprio quando pensava di aver ottenuto ciò che desiderava provare, Luca è sparito dalla sua vita e per questo motivo non riesce ad accettare la cosa, perché proprio in quel momento, stava iniziando a godere in un modo indescrivibile.
Spinta più dal desiderio che dalla razionalità, la ragazza si alza dalla sedia, toglie le infradito e giunta di fronte all’uomo, si spoglia lasciando cadere tutto in terra.
- Cosa stai facendo? – domanda l’uomo sorridendo ma senza scomporsi.
- Prima di farmi quello che vuoi, possiamo conoscerci meglio? – domanda quando ormai è nuda e con lo sguardo puntato sul cavallo gonfio dell’uomo.
L’uomo non si scompone, ora che la conosce meglio, sembra molto più sicuro di se, perché sa che molto probabilmente, potrà ottenere ciò che desidera.
- Per me va bene. A patto che domani ti possa portare in un posto e farai quello che ti ordino. Te la senti? – domanda carezzando con un dito la bocca di Giulia.
- Di cosa si tratta ? – domanda la ragazza
- Non voglio dirtelo, perché voglio capire se è tutto vero quello che racconti. – fa una pausa in cui sospira con una certa agitazione
- Ma se è vero che hai fatto tutte quelle cose, sono sicuro che ti piacerà. – risponde lui con sicurezza.
- Va bene – afferma la ragazza senza riuscire ad alzare lo sguardo ma sentendosi esageratamente eccitata dalla situazione.
Respira con un gemito quando si sente presa di forza dall’uomo che è di fronte a lei.
In pochi istanti, Giulia si trova piegata a novanta con il busto sul tavolo della cucina.
L’uomo posa subito le mani sul culo e aperte le chiappe, riceve svariati sputi. Le dita prendono subito possesso della saliva con cui si lubrificano e la spargono sull’ano. Basta pochi istanti e quelle stesse dita, senza remore entrano nel culo della ragazza, la quale ansima.
- Come sei larga e accogliente. Fantastica ! – Afferma l’uomo quando ormai ha spinto due dita all’interno fino alle nocche.
Continuando a scavare in lei, il rumore inconfondibile dei pantaloni che cadono in terra, anticipa il cazzo dell’uomo che si presenta rapidamente tra le labbra della figa.
Bastano davvero poche spinte.
Giulia ansima rumorosamente.
Il cazzo sprofonda in lei senza alcun attrito per quanto è bagnata.
- Wow! Ma quanta voglia hai?? – domanda l’uomo elettrizzato dalla voglia che Giulia ha in corpo.
Iniziando un ditalino frenetico nel culo, con il cazzo inizia a fotterla con forza.
Giulia ansima senza sosta, chiude gli occhi e sorridendo si gode la cavalcata. Dopo gli ultimi giorni passati senza la solita dose di sesso, si trovava in una sorta di stressante astinenza.
- Ahh! Oddio! Non resisto più! – urla l’uomo mentre la scopa con foga.
In un attimo esce da lei e senza nemmeno doversi menare il cazzo con la mano, inizia a spruzzare sul culo di Giulia tutto il suo godimento.
- Mi devo abituare, tutto di te mi fa impazzire e mi eccito troppo – afferma lasciando che si rialzi.
La ragazza sorride e accucciandosi di fronte a lui con ancora l’eccitazione a mille, guarda il cazzo ancora duro.
- Adesso che lo vedo bene alla luce, è proprio bello. – esclama a bassa voce prima di prenderlo in bocca per ripulirlo.
Dopo poche leccate e succhiate, dopo che la ragazza sta incominciando un vero e proprio pompino, l’uomo prendendola per i capelli, la obbliga a rialzarsi.
Entrambi ansimanti per le emozioni, si guardano negli occhi.
- Decido io quando mi dovrai fare un pompino. Ok? – domanda senza smettere di fissarla.
- Va bene – risponde con la mano dell’uomo che la trattiene ancora per i capelli.
- Ora vorresti godere anche tu. Vero? – domanda andando con la mano libera a infilarsi deciso nella figa senza usare alcuna delicatezza.
Giulia sospira, spalanca la bocca e gli occhi, ma le dita dell’uomo confermano quanto sia zuppa appena iniziano a muoversi in lei rumorosamente. Il ditalino diventa subito feroce facendola gemere.
- Si ti prego fammi godere! Sto impazzendo! Ti prego! – risponde ansimante quasi sul punto di piangere da quanta sia la voglia di godere.
L’uomo si ferma con le dita ben spinte in lei.
- Non dovrei farlo. Ma se ti vietassi di godere sono sicuro che appena arrivi a casa, ti faresti ugualmente un bel ditalino -
Finita la frase il ditalino riparte frenetico mandando Giulia in tilt.
- Se deciderai di continuare con me, ti farò letteralmente impazzire e pur di godere farai qualunque cosa per me -
Basta davvero poco e dopo queste parole, urlando spalanca le cosce e spruzza letteralmente in terra tutto il suo godimento.
L’uomo a questo punto lascia la presa dai capelli e appena si sfila con l’altra mano da dentro la figa, Giulia crolla in terra senza più fiato.
- Da questo momento ti consiglio di non toccarti più – afferma alzando un sopracciglio
- Grazie – riesce a dire alzando lo sguardo.
Di fronte a lei, il cazzo dell’uomo è totalmente duro e a pochi centimetri dal suo volto.
- Posso ? – domanda avvicinandosi con la bocca.
- No ! – risponde duramente l’uomo per poi allontanarsi di qualche passo.
- Mi voglio tenere in forze per domani e se dopo quello che ti farò provare, deciderai di restare con me, ti dovrò insegnare anche l’educazione in tema di succhiacazzi – afferma rivestendosi.
Giulia è senza parole e soprattutto oltre a tremare dall’agitazione, inizia ad intrigarla quest’uomo.
- Rivestiti che ti porto a casa – annuncia l’uomo allontanandosi dalla cucina.
Dopo essersi alzata, recupera i vestiti e mentre esegue gli ordini, lo vede rientrare con una tuta nera in mano.
- Provala – ordina posandola sul tavolo.
Anche in questo caso, esegue gli ordini ed una volta indossata, chiudendo le varie zip, nota come le calzi perfettamente.
- Ottimo ti sta perfetta e sembri ancora più provocante – si complimenta prima di invitarla a uscire con lui di casa e giunti di fronte un garage, l’uomo apre la serranda.
All’interno è parcheggiata una moto di grossa cilindrata. Sulla destra, diversi caschi sono appesi ad un appendiabiti.
- Tieni – l’uomo invita la ragazza a prenderne uno, anch’esso nero come la tuta.
Anche per questo, una volta indossato, le calza a pennello.
Messa la sua borsetta sotto la sella della moto, i due in pochi minuti partono.
Sotto le indicazioni della ragazza, dopo nemmeno mezzora, si trovando di fronte casa sua.
- Domani alle 13 ti passo a prendere, ma aspetta a prepararti, voglio prima entrare in casa – ordina sorridendo mentre scende dal bolide il tempo necessario a restituirle la borsetta posta sotto la sella.
- Va bene – afferma con l’ansia che cresce in lei.
Con una mano la saluta e senza ulteriori convenevoli, riparte accelerando bruscamente.
Ancora vestita da motociclista e con il casco in testa, Giulia recupera le chiavi ed entra in casa.
Mentre si spoglia in corridoio, pensa al fatto che anche in questo caso, non sa niente di quest’uomo, non ha un numero di telefono e si ricorda a malapena dove abita.
La sera e la notte che seguono sono ore di pura agitazione e ansia. Non quantifica le volte che si sia svegliata durante il sonno e oltre la doccia della sera, la mattina è talmente sudata da doversi lavare nuovamente.
Mangia un pasto rapido ancora prima delle 12 per evitare che l’ansia le blocchi la digestione e vagando per casa attende le 13 fino a quando sente il rumore inconfondibile di una moto che rallenta.
Senza pensarci due volte, fa scattare la serratura del cancello e quando lo vede arrivare, apre leggermente la porta.
Quando l’uomo entra vestito da motociclista e se la trova scalza e nuda, ancora una volta ha un colpo al cuore che gli fa tornare l’agitazione. Tolto il casco, lo ripone sul mobiletto in corridoio e fissando le tette, si avvicina a lei. Con decisione le impugna entrambe per poi strizzarle con una discreta forza.
La ragazza rimane immobile, con lo sguardo fisso sull’uomo e la bocca spalancata. Come però ha iniziato, l’uomo smette subito e infilata la mano in un tascone della tuta, estrae un tubetto di gel e un sacchetto contenente un grosso plug.
- Spero ti sia lavata il culo, sapendo che ti voglio usare – più che domanda, la sua è una affermazione.
- Si – risponde lei
Con decisione la fa voltare di schiena e piegare in avanti. Basta poco per sentire il lubrificante sul buco posteriore della ragazza e poi il dito che la penetra senza alcun riguardo. Pochi istanti ed il plug si presenta al posto del dito.
Non ha alcuna delicatezza, con decisione e posizionato il palmo della mano alla base del plug, l’uomo lo spinge in lei con forza.
- AAHHHH!!!!! – è l’urlo mentre il plug è stato ficcato in lei con una sola energica spinta. Mentre il buco si è repentinamente richiuso giunto alla base larga che lo tiene bloccato in lei.
- Molto bene – afferma prendendola per i capelli per farla rialzare.
- Portami in camera da letto – ordina guardando come sia rossa in volto e ansimante per lo sforzo.
Camminando male per via dell’intrusione violenta, porta l’uomo in camera, dove il cassetto dell’intimo viene subito preso di mira.
Cerca alcuni minuti prima di estrarre un reggiseno nero con le coppe ricoperte di grossi brillantini e un paio di mutandine in tema anch’esse nere.
- Indossa questi e mettiti la tuta da moto. – ordina facendola letteralmente sbiancare.
Giulia con mani tremanti si veste come richiesto, sentendo distintamente la presenza del plug nel suo retto e una volta indossata anche la tuta, nei piedi le concede un paio di scarpe da ginnastica.
Stanno per indossare il casco, quando l’uomo la ferma prendendo fiato per via dell’agitazione.
- Conclusa questa prova, se deciderai che vorrai continuare, penso che avrai poco tempo da passare qui – afferma respirando a pieni polmoni – voglio farti tante cose e… anche io sono in ferie, quindi visiteremo molti posti come quello che proverai oggi – afferma mandandola in tilt.
Quando l’uomo indossa il casco, Giulia fa altrettanto, confermando così la sua disponibilità nel continuare. Almeno per ora.
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Giulia, leggendo tale messaggio da parte di Luca, rimane senza parole.
Proprio quando pensava di aver raggiunto tutti gli obiettivi e finalmente si sentiva di sua proprietà, lui è sparito.
Per alcuni giorni, decide di non uscire di casa e per togliere i mille pensieri che le affollano la mente, decide di studiare.
Essendosi però portata molto avanti, nel giro di qualche giorno, impegnandosi da mattina a sera, conclude tutti gli argomenti e nel momento in cui torna viva l’ansia, decide di andare nuovamente in spiaggia.
Come al solito porta solo con sé l’asciugamano e giunta in spiaggia, raggiunti i suoi nuovi amici, si spoglia e si stende al sole.
Immancabilmente, l’uomo, guardandola si ritrova con una portentosa erezione tra le gambe e i tre si mettono a ridere e scherzarci su.
Si trova ad apprezzare queste sue erezioni e si rende conto che nel caso non riuscisse a provocarla spogliandosi, probabilmente potrebbe provare un certo dispiacere. Ad un certo punto, il secondo giorno, non riesce a resistere alla tentazione e chiede all’uomo di poterselo scappellare dicendogli che lo trova veramente bello e ben fatto.
La coppia si trova in palese imbarazzo, entrambi hanno le guance rosse, ma la donna, senza chiedere il permesso all’uomo, impugna il cazzo e lo scappella di fronte Giulia.
Queste routine, vanno avanti diversi giorni, ma senza tante altre novità.
Un giorno però, arrivata in spiaggia e trovando l’uomo eccitato che si prepara ad essere ammirato scappellandosi subito il cazzo, Giulia non resiste e deve dirgli cosa sente dentro.
- Vederti sempre così emozionato appena arrivo, mi rende molto felice. – Afferma sorridente indicando il suo cazzo.
- Però un po’ mi spiace che mi guardi soltanto, mi piacerebbe tanto, fare anche altro con voi. Se mai un giorno vi facesse piacere. – afferma con le guance rosse mentre fissa entrambi.
La coppia è visibilmente imbarazzata e nessuno dei due sembra voler rispondere, così Giulia decide di cambiare argomento, anche se l’amo è già stato lanciato.
Comunque sia, si sta finalmente calmando anche se la voglia di sesso che ha in corpo è ancora molto alta. Si stupisce nell’essere molto più a suo agio a girare senza intimo per i supermarket e stare giornate intere a prendere il sole integrale.
Diverse volte, la sera esce a cena con i suoi nuovi amici con i quali le battute piccanti non mancano mai.
Un giorno però, rientrata dalla spiaggia, sta aspettando il bus per il ritorno quando un auto quasi inchioda per poi fermarsi a pochi passi da lei.
Dall’abitacolo scende un uomo che le viene incontro.
Subito, Giulia non lo riconosce, ma appena guarda meglio il suo volto, quasi impallidisce.
- Ciao. Ma, sei tu? Vero? – domanda l’uomo con gli occhi sgranati e il fiato corto.
Anche lei, a questo punto sgrana gli occhi.
- Ciao. Penso di si. Eri tu quello del passaggio, vero? – risponde con il fiato che le viene a mancare.
- Si… - risponde l’uomo rimanendo imbambolato.
Alcuni automobilisti suonano il clacson per via dell’auto che ingombra la carreggiata.
- Sali in auto? – domanda l’uomo senza però muoversi di un millimetro.
- Va bene – risponde la ragazza con il cuore che batte all’impazzata.
I due salgono in auto mentre altri automobilisti strombazzano ripetutamente.
Quando ripartono, le ruote quasi sgommano mentre Giulia ne approfitta per analizzare meglio l’uomo.
- Non sei vestito come la volta scorsa – esclama trovandolo elegante e non più trasandato come quella notte.
- Quel giorno stavo tornando da lavoro – risponde senza togliere gli occhi dalla strada affollata.
- Cosa ci fai qui? – domanda lei.
- Abito poco distante, e tu? – domanda senza però essere minimamente volgare, nemmeno con lo sguardo.
- Vengo qui in spiaggia – risponde iniziando a calmarsi
- In quella nudista – risponde sorridendo
- Si – risponde a sua volta Giulia, mentre le guance si arrossano.
- Da cosa vedo, sei abituata a vestire sempre provocante? – domanda l’uomo vedendo il top aderente e gli shorts striminziti che porta.
- Sono in vacanza, mi piace essere leggera – risponde con un po’ di imbarazzo.
- Talmente leggera che non passi inosservata a nessuno. Ma le cosce però, le tieni larghe come l’altro giorno, solo quando usi la minigonna ? – domanda con l’eccitazione crescente in lui.
La ragazza arrossisce, ma senza rifletterci troppo, lentamente le spalanca.
- Dove mi stai portando? – domanda Giulia vedendo che al posto di tornare verso il suo paese, si allontana sempre di più per strade sconosciute e ormai fuori dal centro abitato.
- Non lo so sinceramente – risponde con il fiato corto.
L’auto rallenta e trovato uno spiazzo, si ferma.
Giulia si sente pietrificata e con il cuore che batte sempre più forte nel petto.
L’uomo invece sembra quasi non riesca a parlare mentre con la mano si posa sulla coscia nuda per iniziare una lenta e lunga carezza che partendo dal ginocchio sale fino a contatto con l’orlo degli shorts.
- Quella notte, mi hai detto che un giorno ci saremo conosciuti– afferma continuando la lenta carezza.
- Sinceramente invece, non pensavo che ti avrei mai più rivista – continua con gli occhi lucidi dall’emozione e il fiato corto.
- Nemmeno io lo pensavo, ma adesso sono qui e come vedi, ti sei fermato con l’auto e non sto scappando. – riesce a dire Giulia con fatica e senza distogliere gli occhi da quella mano che si continua a muovere.
- Questo significa, che ti va di conoscerci meglio? – domanda l’uomo stringendole la coscia.
Giulia non riesce a parlare respirando con affanno e guardandolo negli occhi, fa cenno di si. Alla sua conferma, la mano diventa più audace e ritornata agli shorts, si infila all’interno fino a toccarle la passera ancora una volta fradicia di umori.
- Niente mutandine. – afferma con un sospiro - Ma sei sempre così bagnata? – domanda con voce strozzata dall’eccitazione mentre scava tra le labbra.
- No. Ma queste situazioni mi fanno impazzire – risponde la ragazza in preda all’agitazione mista all’eccitazione.
In un lampo, si ricorda delle ultime parole scritte da Luca, in cui la invitava a divertirsi con altri sconosciuti perché tirava fuori il meglio di sé.
- Stavi andando da qualche parte quando ti ho caricata in macchina. Hai degli impegni? – domanda l’uomo continuando a toccare la passera ma senza penetrarla.
- Stavo tornando a casa – dice sospirando per le dita che le continuano a provocare piacere – quando ti ho detto che sono in vacanza, è vero… - continua sospirando ancora – non ho impegni e non mi sta aspettando nessuno – conclude chiudendo gli occhi mentre si morde le labbra.
- Ti voglio portare a casa mia. Così non ci può disturbare nessuno – risponde allontanando la mano dalla passera e risvegliandola dal momento di godimento.
Giulia riflette e rivive scene passate mischiate a fantasie sempre più spinte, ma ancora una volta, con il cuore a mille che batte nel petto, risponde a fatica.
- Va bene – riesce a dire con il fiato strozzato.
L’uomo sorride, carezza il volto di Giulia e poi, innestata la marcia, l’auto riparte.
Ci vogliono davvero pochi minuti, prima che si fermino di fronte un grosso cancello in aperta campagna. Premuto un tasto su un piccolo telecomando giallo, il cancello si apre ed è questione di pochi metri prima che l’auto si fermi definitivamente.
- Scendi pure – invita l’uomo.
Di fronte Giulia, si mostra una grossa cascina ben tenuta e piena di alberi che la tengono in parte in ombra dal sole battente.
- Questa è la tua casa? – domanda mentre si avvicina a lui
- Si – risponde ma senza riuscire a distogliere lo sguardo dal suo corpo
- Per aver accettato di venire qui, significa che ti fidi molto degli sconosciuti– afferma posando la mano sul culo di Giulia.
- Ti avrei potuto conoscere diversamente? – risponde la ragazza iniziando nuovamente a respirare con affanno.
- Dopo poco mendo di 5 minuti che ti ho visto per la prima volta, avevo il cazzo in bocca e stavo già bevendo il tuo sperma – afferma ancora con eccitazione crescente.
- Se ora sono qui, è perché so benissimo che cosa vuoi farmi, altrimenti non sarei nemmeno entrata in auto. – conclude fissandolo con gli occhi lucidi dalle emozioni.
L’uomo non parla ma sorridendo, smette di toccarle il culo per poterle prendere la mano.
- Vieni – ordina sottovoce
Entrano in casa con calma e raggiunta la cucina, Giulia viene invitata a sedersi.
- Sentiti come a casa. Vuoi un caffè? – domanda l’uomo con gentilezza.
- Si.. Grazie – risponde Giulia calmandosi
Aspettando che la moka sia pronta, i due chiacchierano seduti al tavolo. Si conoscono piano piano e soprattutto, l’uomo pone una raffica infinita di domande partendo con il perché di quel passaggio assurdo.
In pochi minuti, Giulia racconta tutta la storia iniziando da quando aveva conosciuto Luca e mentre attendono che il caffè raffreddi nelle tazzine, riesce addirittura a raccontare i dettagli più spinti e tutte le avventure che quell’uomo le ha fatto vivere.
Bevuto il caffè, l’uomo visibilmente agitato si accende una sigaretta e ne offre una alla ragazza. Lei non fuma come vizio, ma in questo caso si trova ad accettarla volentieri.
- Sinceramente, quella sera del passaggio avevo sentito questo tuo fare da “puttana”, come dici tu stessa e che ti rendeva esageratamente eccitata. Ma non avrei mai immaginato una situazione simile. – afferma prima di tirare ancora dalla sigaretta.
- Mi stai sconvolgendo, perché mi fai capire che forse, visto che sei qui, con te posso divertirmi molto e sono convinto che piacerà anche a te – conclude per poi spegnere la sigaretta nel posacenere.
- Quando ti ho trovata alla fermata del bus, non so spiegarlo, però, me lo sentivo che stavi tornando dalla spiaggia nudista. – afferma ancora prima di alzarsi per portare le tazzine nel lavandino.
Giulia in questo momento si rende conto che, inconsciamente, forse sta cercando ciò che non è riuscita a ottenere con Luca, ossia una persona che riesca per davvero a domarla e renderla sua, per farci tutto ciò che vuole. Proprio quando pensava di aver ottenuto ciò che desiderava provare, Luca è sparito dalla sua vita e per questo motivo non riesce ad accettare la cosa, perché proprio in quel momento, stava iniziando a godere in un modo indescrivibile.
Spinta più dal desiderio che dalla razionalità, la ragazza si alza dalla sedia, toglie le infradito e giunta di fronte all’uomo, si spoglia lasciando cadere tutto in terra.
- Cosa stai facendo? – domanda l’uomo sorridendo ma senza scomporsi.
- Prima di farmi quello che vuoi, possiamo conoscerci meglio? – domanda quando ormai è nuda e con lo sguardo puntato sul cavallo gonfio dell’uomo.
L’uomo non si scompone, ora che la conosce meglio, sembra molto più sicuro di se, perché sa che molto probabilmente, potrà ottenere ciò che desidera.
- Per me va bene. A patto che domani ti possa portare in un posto e farai quello che ti ordino. Te la senti? – domanda carezzando con un dito la bocca di Giulia.
- Di cosa si tratta ? – domanda la ragazza
- Non voglio dirtelo, perché voglio capire se è tutto vero quello che racconti. – fa una pausa in cui sospira con una certa agitazione
- Ma se è vero che hai fatto tutte quelle cose, sono sicuro che ti piacerà. – risponde lui con sicurezza.
- Va bene – afferma la ragazza senza riuscire ad alzare lo sguardo ma sentendosi esageratamente eccitata dalla situazione.
Respira con un gemito quando si sente presa di forza dall’uomo che è di fronte a lei.
In pochi istanti, Giulia si trova piegata a novanta con il busto sul tavolo della cucina.
L’uomo posa subito le mani sul culo e aperte le chiappe, riceve svariati sputi. Le dita prendono subito possesso della saliva con cui si lubrificano e la spargono sull’ano. Basta pochi istanti e quelle stesse dita, senza remore entrano nel culo della ragazza, la quale ansima.
- Come sei larga e accogliente. Fantastica ! – Afferma l’uomo quando ormai ha spinto due dita all’interno fino alle nocche.
Continuando a scavare in lei, il rumore inconfondibile dei pantaloni che cadono in terra, anticipa il cazzo dell’uomo che si presenta rapidamente tra le labbra della figa.
Bastano davvero poche spinte.
Giulia ansima rumorosamente.
Il cazzo sprofonda in lei senza alcun attrito per quanto è bagnata.
- Wow! Ma quanta voglia hai?? – domanda l’uomo elettrizzato dalla voglia che Giulia ha in corpo.
Iniziando un ditalino frenetico nel culo, con il cazzo inizia a fotterla con forza.
Giulia ansima senza sosta, chiude gli occhi e sorridendo si gode la cavalcata. Dopo gli ultimi giorni passati senza la solita dose di sesso, si trovava in una sorta di stressante astinenza.
- Ahh! Oddio! Non resisto più! – urla l’uomo mentre la scopa con foga.
In un attimo esce da lei e senza nemmeno doversi menare il cazzo con la mano, inizia a spruzzare sul culo di Giulia tutto il suo godimento.
- Mi devo abituare, tutto di te mi fa impazzire e mi eccito troppo – afferma lasciando che si rialzi.
La ragazza sorride e accucciandosi di fronte a lui con ancora l’eccitazione a mille, guarda il cazzo ancora duro.
- Adesso che lo vedo bene alla luce, è proprio bello. – esclama a bassa voce prima di prenderlo in bocca per ripulirlo.
Dopo poche leccate e succhiate, dopo che la ragazza sta incominciando un vero e proprio pompino, l’uomo prendendola per i capelli, la obbliga a rialzarsi.
Entrambi ansimanti per le emozioni, si guardano negli occhi.
- Decido io quando mi dovrai fare un pompino. Ok? – domanda senza smettere di fissarla.
- Va bene – risponde con la mano dell’uomo che la trattiene ancora per i capelli.
- Ora vorresti godere anche tu. Vero? – domanda andando con la mano libera a infilarsi deciso nella figa senza usare alcuna delicatezza.
Giulia sospira, spalanca la bocca e gli occhi, ma le dita dell’uomo confermano quanto sia zuppa appena iniziano a muoversi in lei rumorosamente. Il ditalino diventa subito feroce facendola gemere.
- Si ti prego fammi godere! Sto impazzendo! Ti prego! – risponde ansimante quasi sul punto di piangere da quanta sia la voglia di godere.
L’uomo si ferma con le dita ben spinte in lei.
- Non dovrei farlo. Ma se ti vietassi di godere sono sicuro che appena arrivi a casa, ti faresti ugualmente un bel ditalino -
Finita la frase il ditalino riparte frenetico mandando Giulia in tilt.
- Se deciderai di continuare con me, ti farò letteralmente impazzire e pur di godere farai qualunque cosa per me -
Basta davvero poco e dopo queste parole, urlando spalanca le cosce e spruzza letteralmente in terra tutto il suo godimento.
L’uomo a questo punto lascia la presa dai capelli e appena si sfila con l’altra mano da dentro la figa, Giulia crolla in terra senza più fiato.
- Da questo momento ti consiglio di non toccarti più – afferma alzando un sopracciglio
- Grazie – riesce a dire alzando lo sguardo.
Di fronte a lei, il cazzo dell’uomo è totalmente duro e a pochi centimetri dal suo volto.
- Posso ? – domanda avvicinandosi con la bocca.
- No ! – risponde duramente l’uomo per poi allontanarsi di qualche passo.
- Mi voglio tenere in forze per domani e se dopo quello che ti farò provare, deciderai di restare con me, ti dovrò insegnare anche l’educazione in tema di succhiacazzi – afferma rivestendosi.
Giulia è senza parole e soprattutto oltre a tremare dall’agitazione, inizia ad intrigarla quest’uomo.
- Rivestiti che ti porto a casa – annuncia l’uomo allontanandosi dalla cucina.
Dopo essersi alzata, recupera i vestiti e mentre esegue gli ordini, lo vede rientrare con una tuta nera in mano.
- Provala – ordina posandola sul tavolo.
Anche in questo caso, esegue gli ordini ed una volta indossata, chiudendo le varie zip, nota come le calzi perfettamente.
- Ottimo ti sta perfetta e sembri ancora più provocante – si complimenta prima di invitarla a uscire con lui di casa e giunti di fronte un garage, l’uomo apre la serranda.
All’interno è parcheggiata una moto di grossa cilindrata. Sulla destra, diversi caschi sono appesi ad un appendiabiti.
- Tieni – l’uomo invita la ragazza a prenderne uno, anch’esso nero come la tuta.
Anche per questo, una volta indossato, le calza a pennello.
Messa la sua borsetta sotto la sella della moto, i due in pochi minuti partono.
Sotto le indicazioni della ragazza, dopo nemmeno mezzora, si trovando di fronte casa sua.
- Domani alle 13 ti passo a prendere, ma aspetta a prepararti, voglio prima entrare in casa – ordina sorridendo mentre scende dal bolide il tempo necessario a restituirle la borsetta posta sotto la sella.
- Va bene – afferma con l’ansia che cresce in lei.
Con una mano la saluta e senza ulteriori convenevoli, riparte accelerando bruscamente.
Ancora vestita da motociclista e con il casco in testa, Giulia recupera le chiavi ed entra in casa.
Mentre si spoglia in corridoio, pensa al fatto che anche in questo caso, non sa niente di quest’uomo, non ha un numero di telefono e si ricorda a malapena dove abita.
La sera e la notte che seguono sono ore di pura agitazione e ansia. Non quantifica le volte che si sia svegliata durante il sonno e oltre la doccia della sera, la mattina è talmente sudata da doversi lavare nuovamente.
Mangia un pasto rapido ancora prima delle 12 per evitare che l’ansia le blocchi la digestione e vagando per casa attende le 13 fino a quando sente il rumore inconfondibile di una moto che rallenta.
Senza pensarci due volte, fa scattare la serratura del cancello e quando lo vede arrivare, apre leggermente la porta.
Quando l’uomo entra vestito da motociclista e se la trova scalza e nuda, ancora una volta ha un colpo al cuore che gli fa tornare l’agitazione. Tolto il casco, lo ripone sul mobiletto in corridoio e fissando le tette, si avvicina a lei. Con decisione le impugna entrambe per poi strizzarle con una discreta forza.
La ragazza rimane immobile, con lo sguardo fisso sull’uomo e la bocca spalancata. Come però ha iniziato, l’uomo smette subito e infilata la mano in un tascone della tuta, estrae un tubetto di gel e un sacchetto contenente un grosso plug.
- Spero ti sia lavata il culo, sapendo che ti voglio usare – più che domanda, la sua è una affermazione.
- Si – risponde lei
Con decisione la fa voltare di schiena e piegare in avanti. Basta poco per sentire il lubrificante sul buco posteriore della ragazza e poi il dito che la penetra senza alcun riguardo. Pochi istanti ed il plug si presenta al posto del dito.
Non ha alcuna delicatezza, con decisione e posizionato il palmo della mano alla base del plug, l’uomo lo spinge in lei con forza.
- AAHHHH!!!!! – è l’urlo mentre il plug è stato ficcato in lei con una sola energica spinta. Mentre il buco si è repentinamente richiuso giunto alla base larga che lo tiene bloccato in lei.
- Molto bene – afferma prendendola per i capelli per farla rialzare.
- Portami in camera da letto – ordina guardando come sia rossa in volto e ansimante per lo sforzo.
Camminando male per via dell’intrusione violenta, porta l’uomo in camera, dove il cassetto dell’intimo viene subito preso di mira.
Cerca alcuni minuti prima di estrarre un reggiseno nero con le coppe ricoperte di grossi brillantini e un paio di mutandine in tema anch’esse nere.
- Indossa questi e mettiti la tuta da moto. – ordina facendola letteralmente sbiancare.
Giulia con mani tremanti si veste come richiesto, sentendo distintamente la presenza del plug nel suo retto e una volta indossata anche la tuta, nei piedi le concede un paio di scarpe da ginnastica.
Stanno per indossare il casco, quando l’uomo la ferma prendendo fiato per via dell’agitazione.
- Conclusa questa prova, se deciderai che vorrai continuare, penso che avrai poco tempo da passare qui – afferma respirando a pieni polmoni – voglio farti tante cose e… anche io sono in ferie, quindi visiteremo molti posti come quello che proverai oggi – afferma mandandola in tilt.
Quando l’uomo indossa il casco, Giulia fa altrettanto, confermando così la sua disponibilità nel continuare. Almeno per ora.
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