Schiava di lei Parte 3
di
Lanottesabry
genere
trans
Dopo qualche giorno cominciai a lavorare anch'io, il bar era abbastanza trafficato, e il tempo scorreva velocemente. Facevo sempre il turno di mattina, dalle 7 alle 15, la domenica riposavo. Il pomeriggio mi riposavo un po', poi mi vestivo da femminuccia, pulivo un po' casa e preparavo la cena. Aspettavo Giovanna che rientrava verso le 19,30, faceva il doppio turno, e rientrava sempre molto stanca, però il sabato non lavorava. Mi prendevo cura di lei, gli facevo sempre qualche massaggio, gli spalmavo la crema, e la baciavo dappertutto. Spesso cenavamo tardi perché rimanevamo sul letto a giocare, adoravo accarezzargli le tette, e certe volte gli saltavo letteralmente addosso, e scopavamo come due adolescenti.
A volte sul tardi facevamo una passeggiata sul lungomare, io adoravo mettermi le calze nere, una minigonna e gli stivali, poi con la parrucca bionda ero proprio una gran figa. Ci accorgevano che le macchine in strada quando ci vedevano rallentavano, a volte qualche colpo di clacson, qualche fischietto compiaciuto , cose che a me facevano molto piacere.
Poi lei mi disse: se ti metti a battere faresti un sacco di soldi.
Battere in strada mi attirava molto, era una cosa che al solo pensarci mi eccitava da morire.
Dai, non credo….risposi, ce ne sono tante per strada….la concorrenza è forte.
Non scherzare…continuò lei…sei una gran figa, hai un culetto bellissimo che se avessi io il pisello te lo romperei tutte le sere, e in più hai quel bel cazzo sempre dritto.
Aveva ragione. Ok, gli dissi, una sera proviamo.
Decidemmo per quel sabato sera. Io mi preparai meglio del solito, avevo calze e reggicalze nero, una minigonna corta e strettissima dove si intravedeva il pacco, una camicetta aperta, che con le protesi sotto il reggiseno mi facevano un bellissimo decoltè. Borsetta dove misi preservativi e gel lubrificante, e il rossetto.
Giovanna mi truccò molto accuratamente, un trucco non leggero , abbastanza da zoccola. Mi guardai allo specchio…e rimasi affascinata. Anche lei mi fece i complimenti, e disse…ce ne sono poche di ragazze trav carine come te.
Uscimmo, e salimmo in macchina verso la statale. Di solito le puttane e le trav battevano vicino i distributori di benzina, o in qualche piazzola lungo la strada. Ne trovammo una libera, dove non c'era nessuno, io scesi e mi misi in vista. Giovanna rimase in macchina, e si divertiva a vedermi sculettare. Qualche macchina cominciò a rallentare, poi una si fermò.
Ciao bella, quanto vuoi?
Io veramente non ci avevo ancora pensato….e sparai….50.
Ok, te lo fai succhiare il cazzo? Certo…risposi
Ok, sali. La macchina partì, girò su una stradina, e si fermò. Il tipo, un signore sulla cinquantina allungò i sedili, mi fece allungare…mi mise le mani tra le cosce, tirò fuori il pisello e cominciò a succhiarmelo. Io intanto accarezzavo il suo, che si stava indurendo. Dopo un po', lo ebbe completamente duro. Girati, mi disse…. Io gli infilai il preservativo…con la bocca…e mi girai. Mi salì sopra…cercavamo la posizione migliore…e alla fine mi penetrò. Stavo godendo da morire.
Cominciò ad incularmi bene, colpi decisi, ben assestati, io mugulavo dal piacere. Ancora qualche colpo e lo sentii venire…
Rimase un po' su di me, poi lo tirò fuori. Io allora gli tolsi il preservativo e gli pulii il pisello con un fazzolettino. Ero già una professionista, pensai sorridendo.
Poi lui mi riaccompagnò dove c'era la macchina e Giovanna, scesi, lo salutai, e quando si allontanò mi diressi verso di lei sculettando e facendogli vedere la banconota da 50 ridendo come una matta. Bravissima mi disse, te lo avevo detto che diventerai ricca se ti metti a fare la mignotta. La baciai forte sulla bocca, ti amo…gli dissi….ti amo anch'io mi rispose. Girammo dietro la macchina, la feci voltare, gli alzai la gonna e cominciai a leccargli la figa, da dietro. Era completamente bagnata.
Ti sei eccitata anche tu eh puttana? Si…mi rispose con un filo di voce, allora mi alzai e la scopai forte…mentre gli stringevo i fianchi…e venni
Tornammo a casa verso le 3 di notte, mi buttai sul letto, ero tutta dolorante. Lei prese una crema e mi curò il buchetto che mi bruciava.
Ma quanti te ne sei fatti, troia…
Presi la borsetta, la svuotai sul letto e contai….erano 700 euro.
Brava la mia troietta, adesso questi li prendo io, contò 500 euro e li mise via, che serviranno per le spese,
Va bene, risposi, tanto lo sai che ormai sono la tua puttana. Mi diede un bacio, e ci addormentammo.
A volte sul tardi facevamo una passeggiata sul lungomare, io adoravo mettermi le calze nere, una minigonna e gli stivali, poi con la parrucca bionda ero proprio una gran figa. Ci accorgevano che le macchine in strada quando ci vedevano rallentavano, a volte qualche colpo di clacson, qualche fischietto compiaciuto , cose che a me facevano molto piacere.
Poi lei mi disse: se ti metti a battere faresti un sacco di soldi.
Battere in strada mi attirava molto, era una cosa che al solo pensarci mi eccitava da morire.
Dai, non credo….risposi, ce ne sono tante per strada….la concorrenza è forte.
Non scherzare…continuò lei…sei una gran figa, hai un culetto bellissimo che se avessi io il pisello te lo romperei tutte le sere, e in più hai quel bel cazzo sempre dritto.
Aveva ragione. Ok, gli dissi, una sera proviamo.
Decidemmo per quel sabato sera. Io mi preparai meglio del solito, avevo calze e reggicalze nero, una minigonna corta e strettissima dove si intravedeva il pacco, una camicetta aperta, che con le protesi sotto il reggiseno mi facevano un bellissimo decoltè. Borsetta dove misi preservativi e gel lubrificante, e il rossetto.
Giovanna mi truccò molto accuratamente, un trucco non leggero , abbastanza da zoccola. Mi guardai allo specchio…e rimasi affascinata. Anche lei mi fece i complimenti, e disse…ce ne sono poche di ragazze trav carine come te.
Uscimmo, e salimmo in macchina verso la statale. Di solito le puttane e le trav battevano vicino i distributori di benzina, o in qualche piazzola lungo la strada. Ne trovammo una libera, dove non c'era nessuno, io scesi e mi misi in vista. Giovanna rimase in macchina, e si divertiva a vedermi sculettare. Qualche macchina cominciò a rallentare, poi una si fermò.
Ciao bella, quanto vuoi?
Io veramente non ci avevo ancora pensato….e sparai….50.
Ok, te lo fai succhiare il cazzo? Certo…risposi
Ok, sali. La macchina partì, girò su una stradina, e si fermò. Il tipo, un signore sulla cinquantina allungò i sedili, mi fece allungare…mi mise le mani tra le cosce, tirò fuori il pisello e cominciò a succhiarmelo. Io intanto accarezzavo il suo, che si stava indurendo. Dopo un po', lo ebbe completamente duro. Girati, mi disse…. Io gli infilai il preservativo…con la bocca…e mi girai. Mi salì sopra…cercavamo la posizione migliore…e alla fine mi penetrò. Stavo godendo da morire.
Cominciò ad incularmi bene, colpi decisi, ben assestati, io mugulavo dal piacere. Ancora qualche colpo e lo sentii venire…
Rimase un po' su di me, poi lo tirò fuori. Io allora gli tolsi il preservativo e gli pulii il pisello con un fazzolettino. Ero già una professionista, pensai sorridendo.
Poi lui mi riaccompagnò dove c'era la macchina e Giovanna, scesi, lo salutai, e quando si allontanò mi diressi verso di lei sculettando e facendogli vedere la banconota da 50 ridendo come una matta. Bravissima mi disse, te lo avevo detto che diventerai ricca se ti metti a fare la mignotta. La baciai forte sulla bocca, ti amo…gli dissi….ti amo anch'io mi rispose. Girammo dietro la macchina, la feci voltare, gli alzai la gonna e cominciai a leccargli la figa, da dietro. Era completamente bagnata.
Ti sei eccitata anche tu eh puttana? Si…mi rispose con un filo di voce, allora mi alzai e la scopai forte…mentre gli stringevo i fianchi…e venni
Tornammo a casa verso le 3 di notte, mi buttai sul letto, ero tutta dolorante. Lei prese una crema e mi curò il buchetto che mi bruciava.
Ma quanti te ne sei fatti, troia…
Presi la borsetta, la svuotai sul letto e contai….erano 700 euro.
Brava la mia troietta, adesso questi li prendo io, contò 500 euro e li mise via, che serviranno per le spese,
Va bene, risposi, tanto lo sai che ormai sono la tua puttana. Mi diede un bacio, e ci addormentammo.
2
voti
voti
valutazione
6.5
6.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Schiava di lei Parte 2racconto sucessivo
Schiava di lei Parte 4
Commenti dei lettori al racconto erotico