La sorella maggiore Terzo episodio

di
genere
dominazione

Quando riaprii gli occhi vidi il volto di un uomo dinanzi a me. Ebbi immediatamente un senso di deja vu, ma non ricordavo dove l'avevo visto. L'uomo era chino su di me che ero sdraiato sopra un lettino e mi stava medicando. La prima sensazione che ebbi fu quasi una specie di euforia. Ero vivo

" Fa male?" mi disse vedendo che mi ero svegliato

" Un po'. Io ti conosco, ti ho già visto. Chi sei?"

" Sono uno degli schiavi di Sonja. Rilassati qualche minuto e poi ti
spiegherò tutto. Devo curare le tue ferite ma stai tranquillo, non sembri
avere nulla di rotto. Sonja deve avere avuto una specie di riguardo per te"
Rimasi allibito.

" Cosa significa che sei uno schiavo? Dove mi trovo?" L'uomo sorrise
continuando a medicare le mie ferite

" Sei nella villa di Sonja. Più esattamente in un capanno situato all'esterno
della casa. Lei ha deciso di tenerti con se. Sta capitando a te ciò che è
successo prima a tutti noi. Io sono uno degli uomini che ieri sera l'hanno
introdotta nell'arena" Ecco forse perché Avevo la sensazione di mi averlo gia' visto. Si, ora mi ricordavo. Era uno di quelli che si era inginocchiato ai piedi di Sonja quando lei questa aveva fatto il suo ingresso nell'arena. Si, tutto era ben chiaro nella
mia mente. I ricordi erano nitidi e non erano dei bei ricordi. La sensazione
di impotenza nei confronti di quella donna la sentivo ancora dentro di me.
Volsi lo sguardo intorno a me. Era in effetti un capanno molto ampio ma quasi
completamente spoglio. Era caldo e umido e quasi completamente buio a parte
una debole luce elettrica che illuminava ben poco e la luce del sole che
s'intravvedeva dalla porta lasciata aperta ma che non raggiungeva il punto in
cui ci trovavamo

" Hai detto ieri sera? Ma per quanto tempo sono rimasto svenuto?"

" Almeno un paio d'ore ma ti ho fatto un'iniezione per farti addormentare e
per farti passare un po' il dolore"

" Non ho niente di rotto, vero? Sento un po' dolore dappertutto e mi sento uno
straccio, ma non mi sembra di avere gravi traumi"

" No, tranquillo. Come ti ho detto, Sonja non ti ha malmenato eccessivamente.
Ha dato un po' spettacolo come è nelle sue abitudini ma lei diventa terribile
solo nel caso in cui i senatori decretano la morte del suo avversario. In quel
caso, la sua ferocia è inaudita. Gode nel provocare dolore e nello spezzare
le ossa e poi credo che abbia veri e propri orgasmi quando uccide.
Evidentemente, aveva già deciso di farti diventare un suo schiavo nel caso in
cui fosti rimasto vivo e lei vuole che i suoi schiavi siano in buone
condizioni fisiche" Oh mio Dio! Ma dove ero capitato? Schiavi? Cosa
significava? Dovevo assolutamente sapere

" Senti, amico. Vuoi spiegarmi qual è la situazione?. Che significa tutto
questo? Che non sono libero di andarmene?" L’uomo scoppiò a ridere fragorosamente

" Oh, credo proprio di no. Ascoltami bene amico mio e fai buon uso di tutto
ciò che ti dico se vuoi continuare a vivere. Intesi?"

" Intesi" annuii sempre più preoccupato

" Bene! Innanzi tutto facciamo le presentazioni. Io sono semplicemente Joe e
so che tu sei Jason. I cognomi lasciamoli stare, non servono"

" Ok Joe. Sono felice di conoscerti, anche se avrei preferito farlo in
un'altra occasione"

" Perfettamente d'accordo. Dunque, Jason. E' inutile che ti spieghi quello che
sai benissimo. Ci sono dei combattimenti clandestini molto particolari e ci
sono quelli che tutti chiamiamo i .

" Chi sono questi senatori?"

" Nessuno lo sa. Sono uomini molto ricchi che godono nel vedere la gente
ammazzarsi tra di loro, ma nessuno di noi, forse nemmeno Sonja stessa, sa chi
siano. E' il colonnello che organizza tutto, che li contatta. Sono cento e
ognuno di loro paga una cifra enorme per assistere ai combattimenti. Il
colonnello e i suoi uomini cercano i lottatori pagando cifre considerevoli ai
vincenti e anche agli sconfitti che ne escono vivi. Inutile dire che se
qualcuno parla è morto"

" E allora perché noi siamo prigionieri?"

" Perché noi abbiamo combattuto contro Sonja e lei puo' decidere cosa fare
del perdente"

" Quindi ci sono anche combattimenti tra altre persone. Non è solo Sonja a
lottare?"

" Certo che no. Le regole sono però le stesse e i senatori decidono chi deve
vivere o morire. Molto spesso il colonnello richiama i vincenti offrendo loro
delle somme ancora più grosse e li fa combattere tra di loro"

" E perché accettano?"

" Per soldi ovviamente. Chi ha vinto un incontro crede di essere imbattibile
e accetta quasi sempre. Può anche capitare che richiami uno degli sconfitti.
Tutti sono liberi di rifiutare tranne noi, gli schiavi di Sonja"

" E' successo anche a te? Intendo di combattere nuovamente?"

" Si, e' accaduto anche a me. Dopo essere stato sconfitto da Sonja sei mesi
fa, dopo circa tre mesi mi hanno fatto fare un altro combattimento e sono
riuscito a sconfiggere il mio avversario. Ma questo non mi ha portato ad
essere libero. La mia vita è decisa da Sonja"

" Hai dovuto uccidere il tuo avversario?"

" Si, ho dovuto" L'uomo tacque per un istante e io ne approfittai per cercare
di ragionare. Da quello che avevo capito ero prigioniero della bellissima
donna che mi aveva sconfitto ma io ero un poliziotto e dovevo assolutamente
mettere al corrente i miei superiori di ciò che avevo scoperto. Sicuramente,
già da quella mattina, non vedendomi arrivare al distretto, sarebbero dovute scattare le prime indagini. Questa faccenda era molto più grossa di quello che io stesso m'immaginavo e, da quello che Joe mi aveva accennato, c'erano pezzi molto grossi in ballo. Dovevo però saperne di piu'

" Hai detto di essere uno degli schiavi di Sonja. Ma cosa significa
esattamente? Che non siete liberi? Oppure si tratta di qualcosa che riguarda
il sadomaso?" Joe stavolta scoppiò a ridere

" Significa che siamo prigionieri. La villa e' circondata da mura invalicabili
e la cancellata è elettrificata. Nessuno riuscirebbe a scavalcarla e Sonja
non si separa mai dalla chiave che la elettrifica. Soltanto quando lei esce,
si toglie l'elettricità che poi viene immediatamente reinserita"

" Ah, la chiave che teneva ieri sera appesa al collo?"

" Esattamente. Quindi siamo dei prigionieri e nello stesso tempo schiavi in
quanto lei ci manovra a suo piacimento e ogni scusa è buona per poterci
picchiare e, in alcuni casi, per uccidere colui che si è macchiato di una
colpa che lei reputa grave. Per quanto riguarda il sadomaso ... Beh, che
dire? A Sonja piacciono anche certe pratiche. Il problema sta nel fatto che il
nostro consenso non conta niente"

" Non avete mai provato a ribellarvi? Quanti siete dentro questa villa?"
domandai sempre più in preda all'ansia

" Con te siamo diventati nove uomini, ma se credi che in nove abbiamo una
minima chance nei confronti di Sonja, allora non hai capito con chi abbiamo a
che fare. Lei può sconfiggerci tutti insieme, può ucciderci tutti se solo
volesse. Ha una forza enorme che tu hai visto solo in parte e ha la massima
conoscenza di ogni tipo di arte marziale. E' veloce, è letale e sembra
scolpita nell'acciaio. Hai visto quanto siamo robusti?"

" Si che l'ho visto. Si vede che siete tutti dei lottatori" risposi. Anche Joe
era in effetti un tipo abbastanza in forma, leggermente più basso di me ma
anche lui con delle spalle e delle braccia considerevoli

" Esatto. Siamo tutti lottatori ma non abbiamo la minima possibilità contro
di lei. Senti amico, ti do un consiglio. Non provare a ribellarti se vuoi
avere una probabilità di continuare a vivere. Quando la vedi salutala con
deferenza e inginocchiati ai suoi piedi chiamandola , accetta
qualsiasi cosa e non fiatare al suo cospetto a meno che lei non ti dia il
permesso. Te lo ripeto, può ucciderti solo per il piacere di farlo e godrà
ogni istante del tuo supplizio ma, in linea di massima, preferisce non farlo.
Le siamo utili per tanti motivi" Mio Dio! Quell'uomo era terrorizzato e ne
aveva tutte le ragioni. Il mio combattimento con Sonja ce l'avevo ben impresso
nella memoria e sapevo perfettamente che contro di lei ero fatalmente
destinato alla sconfitta. Guardai Joe e gli misi una mano sulla spalla

" Grazie dei consigli. Cercherò di farne buon uso. Spero che non mi facciano
mai combattere contro di te"

" Lo spero anch'io. Da quel poco che ho potuto vedere sei un ottimo lottatore
anche se con Sonja non hai avuto speranze"

" Come è possibile che una donna sia potuta diventare così forte?" gli
chiesi

" Non lo so. E' assurdo. Tutti noi ce lo chiediamo continuamente e non abbiamo risposte ma quello che conta è cio' che vedo e posso garantirti che non me ne importa niente di come sia diventata quella che è. Puo' uccidermi con una mano sola mentre con l'altra si accende una sigaretta e questo mi terrorizza. E dovrebbe terrorizzare anche te se hai un po’ di sale in zucca" Annuii

" Capisco. Hai detto che le siamo utili. In che senso?"

" Nel senso che ognuno di noi ha un determinato compito all'interno della
villa. Dobbiamo essere multifunzionali. A volte possiamo essere adibiti alla
cucina, alla pulizia o ad altre mansioni. Sicuramente ci sarà un compito
anche per te"

" Ma io so cucinarmi appena un paio di uova" obiettai

" Tranquillo, imparerai. Anch'io non avevo alcuna capacità in cucina ma in
breve tempo ho imparato. Se volevo sopravvivere dovevo farlo" Ero stordito.
Non avrei mai potuto immaginarmi di trovarmi in una situazione simile. Quella
pazza si era costruita un piccolo regno con gli uomini che aveva sconfitto e
che non era stata costretta ad uccidere e li aveva schiavizzati. Si, era una
pazza al quale il potere e la sua eccezionale forza avevano dato alla testa.
Ma era anche una pazza bellissima e sensuale che, al solo pensiero, mi
eccitava la mente. Il suo corpo era quanto di più straordinario avessi mai
visto nella mia vita. Joe mi vide immerso in questi pensieri

" C'è qualche altra cosa che vuoi sapere?"

" Sonja ... Lei e' bellissima"

" Oh si, eccome se lo è. La donna più sexy ed eccitante che abbia mai visto"

" Si, è quello che pensavo anche io. Ha un uomo? Una relazione fissa?" Joe
scoppiò di nuovo a ridere

" No Jason, lei non ha nessuna relazione fissa, almeno per quanto io sappia.
Lei prende a turno qualcuno di noi e sfoga le sue voglie in questo modo. Non
immaginarti il classico sesso. Lei è molto violenta anche in questo.
Probabilmente, lo farà anche con te e ti do un ulteriore consiglio.
Soddisfala adeguatamente se vuoi sopravvivere e accetta tutto in silenzio. Lo
schiavo che non le piace a letto non vede la luce del giorno dopo. Ho
assistito alla scena e posso garantirti che le urla di quel poveretto e la
visione del suo corpo straziato ce l'ho ancora indelebili nella mia mente al
pari dei minuti trascorsi con lei nell'arena" Joe sembrava aver terminato. Mi
aveva detto tutto quello che io dovevo sapere, ma il mio istinto di poliziotto
voleva saperne di più e lo interrogai

" Dove vengono sepolti tutti questi morti? Da quello che mi dici ce ne sono
stati diversi"

" E cosa ne so io? Senti Jason, non intrometterti in cose che non ti
riguardano. Posso solo dirti che quando uno di noi e stato ucciso da Sonja,
sono stati gli uomini del colonnello ad occuparsi di prendere il corpo e di portarlo via. Ma non so cosa ne abbiano fatto e dove l'hanno seppellito"

" Sai dove ci troviamo?

" No amico, non lo so. Mi hanno condotto nell'arena con un cappuccio e, dopo
il combattimento con Sonja, non sapevo neanche chi fossi. Ero svenuto e
stordito, proprio come te. Mi sono ritrovato in questa villa e ... "
L'uomo improvvisamente tacque. Un rumore di passi interruppe il suo discorso e
lui si allontanò da me di qualche metro per poi cadere in ginocchio di fronte
alla statuaria figura che si stava avvicinando a noi. Non ebbi difficoltà a
riconoscere la bellissima Sonja. Decisi di mettere a frutto i consigli di Joe
e lo imitai inginocchiandomi al suo cospetto. In attesa di poter organizzare la fuga, sottomettermi a lei era l’unica cosa che potevo fare.

Per commentare, scrivete a
davidmuscolo@tiscali.it
scritto il
2024-01-31
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