Portraits - Una perversione | 2

di
genere
dominazione

---Perturbazione---

Potrei descrivere questa relazione convertendo tutti le varie evoluzioni del rapporto come se fossero eventi climatici. Possiamo distinguere le burrasche, il cielo terso e senza nuvole. Esiste il vento forte e gelido. Esistono i momenti di estrema umidità, i nubifragi, la siccità, i temporali e gli sbalzi di temperatura. Il clima sarà capace di rendere bene l’idea, ogni qual volta riterrò necessario caricare l’atmosfera della giusta “umidità”.
Abbiamo vissuto il nostro primo periodo insieme sotto un cielo assolutamente privo di nuvole, fatto di fresche brezze, temperature ideali e notti tranquille. Il sesso era grandioso. Passionale, autentico. Inoltre, era sorprendentemente alla pari. Si trattava di un piacere equilibrato, misurato, rispettoso, reciproco. Non c’era alcuna traccia di imbarazzo tra noi, funzionava tutto alla grande. Lei mi stuzzicava in luoghi insoliti, io la palpavo prima di salutarla al termine della serata, ci scambiavamo foto nudi e spesso sperimentavamo cose più audaci quando eravamo in viaggio. Il più classico dei copioni. Eravamo felici nella nostra ordinarietà, o almeno questo è ciò di cui eravamo convinti. Quando giunse la prima perturbazione atmosferica, me lo ricordo ancora adesso, era giovedì sera. Non era la prima volta che mi trovavo a casa sua. Ero già stato lì. Spesso, Rimanevamo a dormire la notte quando eravamo troppo ubriachi per prendere due auto separate. Per il resto, usavamo quella casa molto di rado.
La gran parte della vita di relazione la conducevamo all'esterno, agli occhi di tutti. Per i momenti di intimità c'era sempre casa mia, che ai tempi era più grande e spaziosa rispetto al suo appartamento. A casa sua, in buona sostanza, si andava per dormire, poiché più facile da raggiungere. Da me, si andava per scopare come furie.
Quella sera, a casa sua, c’era un leggero freschetto, dettato dal periodo un po’ troppo denso di piogge. La cena era sempre accompagnata dal vino e da un film alla TV. Ricordo a un certo punto di aver avvertito lo stimolo della minzione in modo piuttosto repentino, per cui mi alzai dal divano mentre lei era intenta a versarsi altro vino bianco, di cui era grande appassionata. Mi diressi verso il bagno, chiusi la porta a chiave e accesi la lucina del lavabo. Mi guardai allo specchio e mi aggiustai i capelli. Avevo due occhiaie tremende, pensai. Mentre stavo facendo pipì...

Il resto della storia su richiesta
djhop3128@hnbjm.dpn
scritto il
2024-05-21
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