Lo scopritore di fiche 3

di
genere
bisex

Il giorno dopo, finita la partita di calcio del giovedì, ci trovammo tutti negli spogliatoi. Durante la partita eravamo stati apostrofati più volte, frocio, rotto in culo, cose così insomma e, qualcuno le diceva in modo sprezzante.
Avevamo avuto tutti la nostra razione di cazzo nel culo eppure qualcuno credeva di poter giudicare.
Nelle docce la tensione sembrò sciogliersi. Eravamo tutti maschi giovani e avevamo voglia di vivere, ridere e scherzare.
Mi si avvicinarono due ragazzi con l'asciugamano legato in vita. Mi danzavano intorno e muovevano il bacino. Si vedevano le loro erezioni.
Il più basso chiese, ridendo : - li vuoi? - e contemporaneamente si tolsero la tovaglia dai fianchi. Erano due cazzi normali, uno con un prepuzio esagerato, ma vibravano. Il nano continuò : - guarda coma sbava questa puttana - e avvicinandosi, mi diede uno schiaffo in faccia. Rimasi allibito, poi scoppiarono a ridere e si allontanarono. Sentivo le risate degli altri ai quali avevano raccontato lea loro prodezza.
Arrivato in camerata mi sdraiai sul letto. Capivo che il tutto avrebbe potuto diventare un incubo.
- mi dispiace - mi girai ed era Ciro. Lui non era una fichetta, aveva il carisma per farsi valere li dentro. Mi disse che aveva saputo quello che era successo e che avrebbe fatto in modo che non succedesse più.
Poi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò : - negli ultimi giorni ti ho sognato spesso. Mi immagino di scoparti e resistere di più della prima volta-
Lo guardai e arrossendo gli dissi: - potrai scoparmi quando vuoi, io sono qui - e gli feci l'occhiolino.
La notte stessa, mentre dormivo mi sentii toccare i piedi. Era Ciro, voleva che andassi in bagno con lui.
Mi alzai in silenzio e mi avviai. I bagni erano in fondo alla camerata e, certo, qualcuno mi avrebbe visto.
Ci chiudemmo nello stanzino delle pulizie e rimanemmo in silenzio.
Ma era davvero troppo scomodo, così pieno di attrezzi, allora entrammo in uno dei cessi e mi misi a sedere sulla tazza.
Ciro non perse tempo, abbassò i pantaloni e liberò il suo cazzo. Non era lungo, forse quattordici centimetri ma aveva una larghezza importante e due palle che mi sembrarono meravigliose.
Sapevo cosa dovevo fare, Gaetano era stato molto chiaro nel suo esempio.
Avvicinai la bocca, senza mani. Non aveva un odore troppo sgradevole, forse un po' di pipi'.
Presi in bocca la cappella, mi fece un effetto strano, era liscia, calda e bussa a, dal buchino usciva un liquido appiccicoso e dolciastro. Cominciai a fare ciò che avevo imparato e a Ciro piaceva, eccome. Lo succhiai e cominciai a giocare con le sue palle che vibravano ad ogni tocco.
Poi Ciro mi tolse il cazzo dalla bocca e sussurrò :- girati, ho voglia di scoparti - mi alzai e girandomi misi un piede sulla tazza. Ciro era impaziente, esplorava le mie chiappe e quando trovò il buco, a secco, mi ci pianto' il pollice. Mi uscì un lamento, Ciro mi tappo' la bocca con una mano e punto' il cazzo. Feci in tempo a sputarmi su una mano e a bagnarmi dietro e subito Ciro mi infilzo'. Non avevamo una grande esperienza ma Ciro era forte e mi sbatteva come una bambola di pezza. Dopo poco sentii il solletico che ormai conoscevo, proprio tra il culo e le palle e ad ogni suo affondo cominciai a sborrare nel wc con il cazzo moscio. Questa volta Ciro durò almeno cinque minuti e quando lo sentii arrivare mi prese i fianchi e mi portò a se, sembrava voler entrare con tutto se stesso nelle mie viscere. Sentii chiaramente la sborra invadere la mia pancia e allo stesso modo la gioia di Ciro per essersi svuotato.
Uscimmo in silenzio e lui mise il cazzo sotto al getto di un lavandino mentre io, con la carta igienica, tentavo di raccogliere la sborra che colava, complice un buco che non voleva rinchiudersi.
Mi sembrava di eesere diventato la fica esclusiva di Ciro, mi sembrava che tra noi ci fosse del tenero, io mi stavo innamorando.
Avevo frainteso ma, me ne sarei accorto presto....
Continua.
scritto il
2024-07-14
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